[1] S. Tsitsipas b. M. Kukushkin 7-5 7-6(5)
Ci sono volute due ore di autentica battaglia, ma alla fine Stefanos Tsitsipas è riuscito a domare un Mikhail Kukushkin assolutamente encomiabile. Secondo titolo in carriera per il greco, alla sua quarta finale sul circuito (escludendo le Next Gen Finals), che si avvicina ulteriormente alla top ten. La decima posizione di Marin Cilic dista infatti solamente 130 punti. Grande prova quella odierna del greco che ha mostrato il solito servizio intrattabile nel primo set, mentre nel secondo è stato costretto a rincorrere e a resistere agli urti di un avversario in the zone. Un successo che dunque ha dimostrato una volta di più la forza mentale di Tsitsipas, elemento che prima ancora del tennis distingue un campione. Per Kukushkin sfuma purtroppo il sogno di un secondo allora ATP dopo quello ottenuto a San Pietroburgo nel 2010, ma arriva la consolazione del nuovo best ranking (numero 38).
Nel primo set, Tsitsipas ha servito come un treno, concedendo appena sei punti in battuta. Kukushkin ha provato ad opporsi con le sue traiettorie filanti, estraendo dal cilindro qualche lob e passante di pregevole fattura. I suoi tentativi di farsi pericoloso in risposta sono stati però spesso frustrati dagli ace e dai servizi vincenti del greco. Nello scambio prolungato invero, la differenza per larghi tratti non è stata così evidente e anzi spesso Kukushkin è riuscito a spuntarla mantenendo profondo il palleggio e rispondendo colpo su colpo. Col passare dei giochi però, Tsitsipas ha preso le misure al servizio del kazako e con lo scambio in pugno sin dalla risposta è riuscito a scippargli il primo set, ad un passo dal tiebreak.
Kukushkin non è mai stato tipo da farsi intimorire di fronte alle difficoltà e ha continuato a spingere e a farsi propositivo. A beneficiarne è stata la già buona qualità del match. Una serie di splendidi vincenti di dritto di Kukushkin hanno portato ad un break che probabilmente nessuno nel palazzetto, eccetto lo stesso Kukushkin, si sarebbe aspettato. Cancellate con coraggio due chance dell’immediato controbreak, il kazako è riuscito a dar seguito all’exploit e a confermare il vantaggio. Tsitsipas, evidentemente nervoso, si è buttato a rete in maniera piuttosto scriteriata, rischiando di subire un secondo e probabilmente decisivo break. Scampato il pericolo, il greco ha recuperato compostezza mantenendosi a galla contro un Kukushkin in stato di grazia. Il sogno del kazako di conquistare il secondo set si è infranto a un metro dal traguardo, merito certamente di Tsitsipas che lo ha sempre costretto a giocare sotto pressione. Il livello si è mantenuto altissimo fino al tiebreak, giocato alla perfezione da entrambi e deciso da un singolo minibreak sul 5-5, frutto di una splendida accelerazione di Tsitsipas