A cose fatte, Maria Sharapova ha comunicato sul suo profilo Instragram di essersi sottoposta a un intervento chirurgico alla spalla destra che la terrà fuori dal circuito per qualche settimana. “Una piccola operazione”, per usare le sue parole, che la costringe chiaramente al forfait da Miami (QUI l’entry list aggiornata) oltre a quello già annunciato da Indian Wells. Una netta frenata nella stagione della siberiana, che già non è iniziata nel migliore dei modi: tre tornei, due ritiri in corso d’opera (Shenzhen e San Pietroburgo) e l’ottavo di finale perso all’Australian Open contro Ashleigh Barty, dopo essersi tolta l’unica soddisfazione di fermare il cammino della rivale Wozniacki.
“Come molti di voi sapranno – scrive la numero 29 del mondo -, dalla scorsa estate convivo con i dolori. Dopo lo US Open per dieci settimane ho provato una terapia conservativa di rafforzamento della spalla, ma il dolore non è diminuito“. Da qui la scelta, dopo diversi consulti specialistici, di un’operazione che va a inserirsi in una storia clinica non semplice. Già nel 2008 la spalla di Masha era finita sotto i ferri per la lacerazione dei tendini. Nonostante il nuovo stop, a 32 anni, possa far pensare a un ridimensionamento delle prospettive, Sharapova non sembra voler mollare: “Pur consapevole che ci vorrà del tempo – ha concluso – sono fortemente determinata a tornare in campo senza il dolore di cui ho sofferto dall’inizio dell’anno“.
Il rientro a questo punto slitta (nella migliore delle ipotesi) ad aprile, magari sull’amata terra di Stoccarda dove la carriera della ex numero uno è ricominciata nel 2017 dopo la squalifica per doping. Da quel momento però le delusioni hanno superato le speranze di rinascita, visto che i due grandi obiettivi (rientro in top 20 e una ritrovata competitività ad alti livelli negli Slam) non sono stati raggiunti. Sharapova non ha minimamente perso appeal mediatico e si muove ancora con passo da star tra social ed eventi mondani. Ma, nonostante il grande impegno, non sembra in grado di invertire il senso di marcia di una naturale (e un po’ malinconica) parabola discendente.