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Vi abbiamo raccontato dell’ultima uscita ufficiale di Roger Federer da Master of Pasta, ma come per ogni successo che si rispetti, è quasi più divertente scoprire cosa si nasconde dietro la facciata e quali sono i segreti dei protagonisti.
INTERVISTA TRIPLA – A nobilitare più di tutti la splendida cornice lombarda di Villa Borromeo sono stati sempre loro, lo chef Davide Oldani e i due campionissimi Roger Federer e Mikaela Shiffrin. Cosa porterebbero su un’isola deserta? Qual è il loro motto? Ma soprattutto, qual è il loro formato di pasta preferito?
Roger non ha dubbi, per lui niente è meglio di un piatto di rigatoni. Mikaela preferisce le pennette, mentre lo chef Oldani rimane sul classico e sceglie gli spaghetti. E come si mima, un piatto di spaghetti? Anche qui l’esperienza di Oldani sembra fare la differenza: lo chef si esibisce alla perfezione nella classica ‘forchettata da spaghetti’, mentre il gesto di Roger è un po’ più incerto e ricorda più un fusillo che uno spaghetto, ma lo perdoniamo…
Passando all’angolo dei segreti, il tennista si affida al suo aplomb mediatico e non si scompone; la sciatrice confessa di non essere una grande cuoca, mentre Oldani rivela tra il serio e il faceto che l’età che compare sulla sua pagina Wikipedia non è quella giusta. Sarà vero? Difficile non lo sia, invece, la descrizione che i tre intervistati danno di un piatto di pasta. ‘‘Una vera gioia‘ per Federer, un modo di sognare ad occhi aperti per Oldani e un angolo di paradiso per Shiffrin, che conferma di essere un’ottima forchetta quando rivela che la sua priorità su un’isola deserta sarebbe avere accesso a una quantità infinita di cibo.
Per non farsi mancare nulla, Roger Federer ci svela anche il suo motto: “È bello essere importanti, ma è più importante essere gentili“, uno dei tanti adagi che a furia di tramandarsi nel tempo rendono impossibile identificare chi li abbia pronunciati per primo. Conosciamo però molto bene l’ultimo, e verrebbe quasi da contestargli la faccia tosta: insomma, facile dire così quando hai vinto quasi cento tornei! Ma è sempre Roger, e gli perdoniamo anche questa…
C’è però un ultimo segreto che vogliamo condividere con voi. Sulla giacca da chef indossata da Roger Federer c’è una personalizzazione che non sarà sfuggita agli osservatori più attenti. Un simbolo dorato sulla manica destra, quella che si ritrova a coprire il braccio altrettanto dorato del campione di Basilea. In questo video l’artista Domenico Romeo ci svela cosa lo ha ispirato per realizzare quella decorazione: un piatto di spaghetti Barilla cotti, impiattati e visti dall’alto. Un lavoro di linee che riprende il flusso degli spaghetti che si adagiano sul piatto.