Se il torneo WTA International di Acapulco fino a ieri era stato ad appannaggio delle giovani tenniste (con un’età media delle quattro semifinaliste di 21 anni), a trionfare negli incontri di semifinale sono state le più “esperte” tra quelle rimaste. Entrambi i match si sono chiusi al terzo set e se la battuta ancora una volta non è stata decisiva – a differenza di quanto sta accadendo nella versione maschile di questo torneo – la caparbietà e la voglia di restare incollate fino all’ultimo “15” è stata fondamentale.
Le prime a scendere in campo sono state Donna Vekic, 22 anni, e Yafan Wang, 24. La croata, che non aveva ancora perso un set in questo torneo, era partita bene anche in semifinale facendo suo il primo parziale per 6-2 e sfruttando al massimo le incertezze della sua avversaria con la battuta (Yafan Wang si è fatta brekkare tre volte consecutive). Ma nel secondo parziale queste incertezze si sono impossessate anche di lei e infatti si sono verificati ben sette break consecutivi. A seguito di questa girandola d’imprevedibilità, la cinese è riuscita a tenere una sola volta la battuta, quanto bastava per rientrare in partita.
La favorita del torneo nonché testa di serie più alta rimasta in gara, non è riuscita a tenere botta all’entusiasmo della sua avversaria, che al quinto tentativo è finalmente riuscita a conquistare la prima finale della sua carriera (l’unica finale precedentemente giocata a livello WTA è quella persa nel 125K di Zhengzhou dello scorso anno). La n. 28 del mondo Vekic, come detto, è stata particolarmente traballante al servizio (70% di punti persi con la seconda) ma forse a preoccupare ancora di più sono i 39 errori non forzati; la n. 65 del mondo Wang invece è la prima cinese a raggiungere una finale WTA nel 2019.
La seconda semifinale, che vedeva affrontarsi una 18enne e una 20enne, è stata ancora più equilibrata e a differenza del derby tra teenager che aveva abbondantemente deluso la settimana scorsa a Budapest, questa volta il pubblico messicano si è goduto un bellissimo spettacolo. Ad offrirglielo sono state Sofia Kenin, statunitense di origini russe di 20 anni, e Bianca Andreescu, canadese di origini rumene di 18 anni, che sono rimaste in campo per 2 ore e 14 minuti prima che la meno giovane delle due mettesse la parola fine alla disputa chiudendo il terzo set per 7-5. Proprio Sofia era partita malissimo, riuscendo poi a ribaltare il punteggio nel primo set con grande caparbietà, che tuttavia l’è mancata nel secondo parziale.
Andreescu, che veniva da una striscia di 10 vittorie consecutive, si è persino ritrovata in vantaggio di un break nel set decisivo ma è a questo punto che la numero 35 del mondo ha fatto valere la maggior potenza del suo dritto, e con un break nel dodicesimo game ha raggiunto la seconda finale dell’anno dopo quella vittoriosa di Hobart. “Ho avuto molta fiducia qui, sapevo che stavo giocando bene, prendendo una partita alla volta, ma ora che sono in finale mi divertirò, non ho intenzione di farmi troppi problemi… Ma sono davvero contenta” così ha commentato il successo Kenin, attesa adesso dalla sfida inedita con Wang. “Mi sono allenata con lei alcune volte quindi conosco il suo gioco. Ha trascorso una settimana fantastica e sta giocando bene, sarà una grande partita per entrambe“.
Risultati:
Y. Wang b. [3] D. Vekic 2-6 6-3 6-1
[5] S. Kenin b. B. Andreescu 6-4 3-6 7-5