L’articolo della rubrica ISMCA di questo mese è di Amanda Gesualdi, dott.ssa in Scienze e Tecniche Psicologiche, Life & Sport Coach, Docente/Formatore di Mental Coaching presso l’Università Bocconi di Milano e Direttore Tecnico e Sportivo della Accademia Tennis Olistico dove si allenano diversi tennisti con classifica ATP e WTA. Coach GPTCA e membro ISMCA, Gesualdi ha scritto diversi libri, tra i quali “L’Atleta Zen” (2007), “Tennis Olistico” (2011), “Emotions” (2015).
Quando si parla di Mente, spesso si cela una gran confusione. Molti addetti ai lavori, parliamo in questo caso di Mental Coach, si muovono utilizzando varie tecniche senza sapere esattamente quale sia l’area di intervento.
Prima di dare il via a qualsiasi argomento di Mental Coaching credo sia necessario chiarire cosa sia la Mente. Per iniziare ricordiamo che il nostro cervello si divide in due emisferi con competenze differenti, ad esempio il sinistro si occupa di ciò che è conscio, il destro dell’inconscio, come anche dell’emotività e della spiritualità. Ma il cervello ha anche diverse aree molto antiche come il cervello rettiliano (istinti, regolazione ormonale, sopravvivenza, ecc.), o un po’ meno antiche come il cervello limbico (emozioni, sentimenti, ecc.), o la corteccia cerebrale (pensiero). Il cervello è una sorta di miracolo e continuo oggetto di studio soprattutto da parte delle neuroscienze.
Roberto Assagioli, primo psicoterapeuta italiano, inventore della Psicosintesi, descrive la Mente o meglio la Psiche, attraverso un diagramma, l’Ovoide di Assagioli. In questa descrizione scopriamo che la Psiche si articola come segue: Inconscio Medio (ricordi accessibili, presente), Inconscio Inferiore (ricordi non accessibili, passato), Inconscio Superiore (intuizioni, immagini, futuro), Inconscio Collettivo (simboli, Archetipi).
Volendo abbracciare anche la Psicologia Orientale, veniamo a conoscenza che la Mente è fatta di energia, e che il nostro corpo energetico presenta ad esempio i Chakra, denominati i 7 cervelli. I Chakra circa 4000 anni fa venivano descritti ed erano visibili all’uomo che conservava intatto il proprio potere spirituale. Oggi non sono accessibili alla vista, ma le emozioni sono forse visibili? Eppure esistono… Ogni Chakra è posizionato in plessi corporei molto importanti ed esplicano funzioni psico-fisiologiche determinanti per la sopravvivenza. Il Primo si trova nel pavimento pelvico, il suo ruolo è legato alla sopravvivenza (cibo, sesso, denaro, e così via); il Secondo nell’addome, regolando le decisioni viscerali; il Terzo nello stomaco, il potere interiore; il Quarto nel sistema cardio-polmonare, sede dell’io e dell’amore; il Quinto nella gola, contribuisce alla capacità di creare; il Sesto è il terzo occhio, ovvero vedere oltre l’apparenza; il Settimo sulla sommità del capo, detto Chakra della corona.
Dunque cosa è la Mente? Parlando di energia, non possiamo non menzionare i Meridiani della Medicina Tradizionale Cinese; delle vere e proprie vie energetiche che connettono il corpo fisico a quello psichico. La psicologia energetica si sta diffondendo sempre più e trae origine da una matrice comune, il concetto di sistema energetico. Le origini della psicologia energetica nascono dall’idea di base della medicina tradizionale cinese secondo la quale i disturbi psicologici delle persone sono causati da blocchi nel sistema energetico del corpo.
Sin dall’antichità gli orientali hanno riconosciuto che il nostro corpo è una mera parte della natura e che l’uomo vive costantemente sotto questo influsso. Ogni corpo umano è un cosmo in miniatura, una replica del cosmo più “grande” detto appunto natura. In essa c’è un ordine, un principio di flusso costante, in accordo con il principio fondamentale che il nostro mondo è in perenne mutamento.
I meridiani sono i cammini, i canali, che trasportano il Ki ed il sangue attraverso il corpo. Non sono vasi sanguigni ma una rete invisibile che lega tutte le Sostanze Fondamentali e gli Organi che fanno capo ad un sistema di supervisione e di armonizzazione della circolazione energetica gestita dal Cuore. Quest’ultimo è considerato la sede dello Shen, che è la Mente intesa come sistema armonico delle facoltà psicoemotive della persona. È bene notare che la Medicina Cinese attribuisce agli organi funzioni più ampie rispetto a quelle della medicina occidentale, infatti sono associati a precise azioni sulla sfera psicoemotiva. Nella teoria medica cinese i Meridiani sono invisibili, ma dotati di realtà fisica infatti le sostanze Ki e il sangue scorrono in essi portando nutrimento e forza. Il Sistema dei Meridiani è essenziale per il mantenimento di un equilibrio armonioso in quanto unifica tutte le parti del corpo.
I dodici Meridiani Principali rappresentano l’impalcatura energetica del nostro organismo e prendono il nome dall’organo da loro nutrito. Ognuno dei 12 Meridiani influenza non solo un organo interno, ma anche un organo di senso, un fluido corporeo, i muscoli ed i tessuti ad esso collegati. Il punto in cui termina un meridiano è il punto in cui ne inizia un altro, formando un grande infinito anello di flusso energetico.
Ora che il quadro della Mente si è ulteriormente ampliato prendendo in considerazione anche gli organi e i muscoli, cosa possiamo dire? Quando sento dire che la Mente è importante per il 70% in una attività sportiva mi viene da ridere… La Mente è sempre il 100%, noi siamo immersi totalmente e continuamente nell’Inconscio, la nostra Psiche si espande in tutto il corpo energetico e fisico, e non può essere considerata a compartimenti, ma come un tutt’uno indivisibile e onnipresente!
Per lavorare con coscienza e professionalità, il Coach o il Mental Coach deve lavorare su se stesso, risolvere i propri traumi e ripulirsi il più possibile, in modo da non creare interferenze o limiti alle capacità mentali del proprio atleta. L’Inconscio è molto potente e far finta che non esista può creare solo notevoli danni nella persona.
Un lavoro che utilizziamo molto nella nostra Academy, è il Test Kinesiologico dei 14 Muscoli Principali. Questo test valuta la stabilità neuromuscolare di ogni muscolo associato ad un organo, ad un meridiano ed a una o più emozioni luce o ombra. Riequilibrare l’atleta in tal senso vuol dire dargli un altro panorama e metterlo nella condizione di affrontare al meglio le prove di allenamento o gara, accedendo a riserve di energia incredibili.