Torneo atipico quello di Houston. L’unico nel calendario ATP in terra statunitense a disputarsi sulla terra rossa. Ciò è rimarcato anche dalla denominazione ufficiale: “US men’s clay court championship”. E di bandierine a stelle e strisce che sventolano ce ne sono davvero tante in un tabellone non proprio di primissimo piano, a causa della collocazione nel mezzo tra il sunshine double e la stagione su terra rossa europea (due i top 50 in tabellone).
Sono ben 11 infatti i tennisti americani nel main draw nella metropoli texana. A guidare la truppa c’è Steve Johnson, ormai monopolizzatore del torneo con le affermazioni nelle ultime due edizioni. Johnson, che ha ottenuto 11 delle 27 vittorie in carriera sul mattone tritato a Houston, salterà il primo turno e al secondo potrebbe affrontare l’unico azzurro presente in tabellone, ovvero Paolo Lorenzi. Il veterano senese dovrà prima però venire a capo di un ancora sconosciuto qualificato (nessun italiano presente nel tabellone cadetto).
La semifinale teorica della parte alta dovrebbe teoricamente essere un derby guarda caso americano tra Johnson e il giovane gigante Opelka, testa di serie n.4 del seeding. Nella parte bassa, il francese Jeremy Chardy e il n.2 britannico Cameron Norrie sono i principali candidati a raggiungere la finale. Già all’esordio Chardy potrebbe però rischiare qualcosa contro il vincente della sfida tra terraioli sudamericani Cuevas-Garin. Nello spicchio di tabellone di Norrie invece le insidie potrebbero venire dal serbo Janko Tipsarevic, omaggiato di una wild card, e dallo statunitense Sam Querrey.