Il torneo WTA International di Monterrey mai prima d’ora aveva visto tra le sue iscritte un così nutrito numero di campionesse: sono state ben tre le vincitrici Slam a raggiungere le semifinali (Kerber, Muguruza e Azarenka) con l’intrusa di lusso Rybarikova. Nessun quarto di finale si è protratto fino al terzo set e l’unica tennista ad aver avuto qualche grana in più da dover risolvere è stata la spagnola.
La campionessa in carica Muguruza infatti ha rischiato di combinare la frittata contro Mladenovic (al loro primo rincontro dopo la “drammatica” partita del Roland Garros del 2017 dove Garbine venne detronizzata e uscì dal campo in lacrime). In Messico le cose si erano messe subito bene per lei, tanto da andare in vantaggio 6-1 5-1. Ma dopo aver mancato quattro match point, per poco non si è vista sfuggire persino la possibilità di andare al tie-break. Nel tredicesimo game è stata la francese a passare in vantaggio ma un paio di risposte vincenti di Muguruza le hanno permesso di ribaltare la situazione, e come ha detto lei stessa a fine partita, “restando calma, avendo una buona strategia e rimanendo competitiva”, ha centrato la vittoria.
Decisamente più agevole è stata la partita di Angelique Kerber contro “una tennista davvero complicata e con molta esperienza” come Kirsten Flipkens. Alla tedesca però è stato sufficiente “cercare di fare il mio gioco” per conquistare la quarta vittoria su quattro faccia a faccia contro la belga. Il 6-2 6-4 è arrivato senza concedere neanche una palla break e perdendo solo tre punti con la prima di servizio. In una stagione di grande equilibrio, con tutti i tornei femminili vinti da giocatrici differenti, la tre volte campionessa Slam si conferma una certezza e per le si tratta della terza semifinale dell’anno (la terza in carriera a Monterrey).
La prossima avversaria di Kerber è riuscita a superare l’ostacolo quarti di finale in maniera ancora più agevole ma, va sottolineato, anche inaspettata. Victoria Azarenka infatti ha battuto 6-0 6-4 Anastasia Pavlyuchenkova, una che in Messico si trova a dir poco a suo agio avendo vinto il titolo quatto volte (2010, 2011, 2013 e 2017). Nel loro primo faccia a faccia dopo quattro anni, è stata la bielorussa a imporsi fin da subito perdendo due soli punti alla battuta nel primo set. La russa nel secondo ha avuto un sprazzo di orgoglio che l’ha portata in vantaggio per 3-1 ma ciò non ha avuto seguito.
A fine match, Azarenka ha ammesso di essere stata in grado di “salire di livello. Sono contenta del tennis che ho messo in mostra. Si tratta di un altro piccolo passo nel mio viaggio personale. Ho fatto tanto durante gli allenamenti ma ancora non riuscivo a mettere le cose in pratica per ottenere i risultati, quindi sono contenta ora di aver fare progressi anche nei match”. La semifinale che la attende contro la tedesca sarà la nona saga di una rivalità finora a senso unico (7-1 per Vika, con 6 di questi successi precedenti alla prima vittoria Slam di Kerber datata 2016).
Come detto in apertura, il posto di outsider – se così si può definire un’ex semifinalista di Wimbledon al momento in crisi di risultati – se l’è aggiudicato Magdalena Rybarikova che ha battuto la 23enne americana Sachia Vickery con un doppio 6-4. La slovacca si è presa una bella rivincita sulla n. 134 del mondo che proprio 12 mesi fa, sullo stesso campo e alla stessa fase del torneo, l’aveva battuta. In quest’occasione invece non c’è stata partita e Rybarikova non ha mai perso la battuta: il migliore dei modi per andare ad affrontare una buona incontrista come Muguruza.
Quarti di finale, risultati:
[8] M. Rybarikova b. S. Vickery 6-4 6-4
[1] A. Kerber b. [6] K. Flipkens 6-2 6-4
[5] V. Azarenka b. [3] A. Pavlyuchenkova 6-0 6-4
[2] G. Muguruza b. [7] K. Mladenovic 6-1 7-6(5)
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