In cerca di vittorie che gli ridiano una fiducia inevitabilmente persa con i risultati negativi del primo spicchio di stagione (4 vittorie in 11 incontri), Fabio Fognini si presenta per la prima volta a Marrakech con il vantaggio del numero 2 del seeding, della superficie preferita e dei precedenti (3-1) nel confronti di Jiri Vesely. Non è però bastato: se nel primo set il taggiasco ha offerto una buona prestazione pur lasciando troppo spesso l’iniziativa all’avversario, nel secondo parziale è uscito dal campo quasi subito e a nulla è valso il tentativo di recupero in extremis.
Con i suoi 198 cm, il mancino ceco non ha nella mobilità laterale il suo punto di forza e Fabio cerca di approfittarle aprendosi il campo con i lungolinea – il rovescio funziona benissimo. Jiri replica con pesanti colpi incrociati e smorzate che mettono in difficoltà l’azzurro, spesso molto arretrato rispetto alla riga di fondo; e c’è sempre la botta di servizio per salvare situazioni complicate. È bravo Fognini a girare il decimo gioco risalendo con attenzione dal 15-40, un doppio set point per il Vesely; un po’ meno al game successivo quando sbaglia un comodo passante che lo avrebbe portato a due palle break. Sul 6 pari, il piano ceco di cercare di comandare gli scambi riesce perfettamente tra smorzate e rovesci incrociati in spinta; Fabio regala anche un doppio fallo, mentre Jiri chiude il set addirittura con un passante in tweener.
Sempre aggressivo, sull’1-1 Vesely si guadagna l’opportunità di break, trasformata grazie a un errore di Fabio con il dritto al volo, e la racchetta azzurra ne paga le conseguenze. Con l’avversario in confusione, il numero 101 ATP conferma il vantaggio nonostante due doppi falli e incamera con eccessiva facilità un altro break. A Vesely non resterebbe che proseguire con le ottime percentuali al servizio, ma Fabio rialza improvvisamente la testa e ottiene il primo break sotto 2-5. I fantasmi dei tre match point consecutivi falliti nella loro prima sfida (Rio 2015) si riaffacciano nella mente del ceco quando torna a servire per chiudere: troppo conservativo, si ritrova sotto nel punteggio, ma un’efficace sortita a rete e un gratuito di Fabio lo rilassano abbastanza per mettere a segno l’ace n. 12 che mette fine all’incontro. Un’altra sconfitta sulla terra battuta (la quarta su quattro) che poteva anche essere messa in preventivo, ma che sicuramente complica ulteriormente l’approccio alla stagione rossa per il numero 2 d’Italia.
LORENZO SÌ, THOMAS NO – Superate le qualificazioni, Lorenzo Sonego conferma il momento di forma battendo il serbo Laslo Djere, n. 32 ATP e vincitore sulla terra di Rio; un doppio 6-3 e nessun break subito portano il torinese ad affrontare con ottimismo Robin Haase, sorpreso dal nostro all’Australian Open 2018. Niente da fare, invece, per Thomas Fabbiano contro Pierre-Hugues Herbert: perso il primo set al tie-break, il francese accelera e chiude con un 6-1 nel parziale decisivo.
SASCHA E GLI ALTRI – Al
contrario di Fognini, Alexander Zverev sfrutta la wild card e
batte Denis Istomin senza brillare particolarmente. Sascha è
reduce da una brutta trasferta statunitense causata però da un
virus, quindi per lui si tratta solo di mettere un po’ di match nelle
gambe in vista dei 2.570 punti da difendere nei prossimi due mesi.
Inattaccabile sui propri turni di servizio – rimediando alla sola
distrazione quando il match era ormai indirizzato –, al tedesco non
resta che aspettare l’occasione propizia per piazzare i due break
(uno per set) che lo portano al secondo turno contro il coetaneo
Jaume Munar.
Il vantaggio di un set e di 101 posizioni in
classifica non è bastato a Fernando Verdasco che sbaglia
troppo e, dopo due ore e mezza, si arrende al compatriota Adrian
Menendez-Maceiras, di un paio d’anno più giovane, dalle
classiche caratteristiche terraiole: tanta fatica supportata da
un’ottima preparazione, solidità da fondocampo, buone smorzate, poca
confidenza con la rete. Torna alla vittoria dopo le due sconfitte
all’esordio nel Sunshine Double il campione di Cordoba, Juan
Ignacio Londero, che regola in due set il lucky loser Carlos
Berlocq. Un bravo a Pablo Andujar che continua la risalita
in classifica superando in due set Federico Delbonis, dopo i
titoli consecutivi nei Challenger di Marbella e Alicante. Buona prova
di Robin Haase, avversario di Sonego mercoledì, contro Malek
Jaziri.
Risultati:
[Q] A. Menendez-Maceiras b. [6] F. Verdasco 5-7 6-2 6-2
R. Haase b. M. Jaziri 6-3 6-4
J. Vesely b. [2/WC] F. Fognini 7-6(2) 6-4
[Q] L. Sonego b. [5] L. Djere 6-3 6-3
[1/WC] A. Zverev b. D. Istomin 6-4 6-4
B. Paire b. A. Bedene 3-6 6-4 7-5
[7] P. Kohlschreiber b. [Q] A. Davidovich Fokina 7-6(4) 7-5
[8] P-H. Herbert b. T. Fabbiano 6-7(3) 6-4 6-1
J. Munar b. [Q] F. Bagnis 6-1 7-6(3)
J.I. Londero b. C. Berlocq 6-2 6-4
P. Andujar b. F. Delbonis 7-6(6) 6-3
Il tabellone completo