Il successo nella finale di Indian Wells su Roger Federer ne ha rilanciato le quotazioni da giocatore universale, ma la primavera su terra resta la stagione di caccia preferita per Dominic Thiem. Otto dei 12 titoli conquistati dall’austriaco sono arrivati su clay e c’è attesa a Montecarlo per scoprire come si evolverà il suo cammino da quarta testa di serie. L’incrocio con Martin Klizan (ultimo match sul campo centrale) sembrava insidioso, poiché lo slovacco era avanti 3-2 nei precedenti e aveva avuto la meglio due volte sulla terra di Kitzbuhel particolarmente cara al numero cinque del mondo, ma Dominic ha risolto brillantemente la pratica in un’ottantina di minuti concedendo solo cinque game e nessuna palla break. Al prossimo turno affronterà Lajovic.
SPECIALISTA – Nonostante il suo primo Masters 1000 sia arrivato sul veloce, Thiem ha la possibilità di lasciare il segno nell’epoca contemporanea per le sue gesta sul mattone rosso. Con 115 vittorie e 40 sconfitte, l’austriaco è il quarto tennista in attività per percentuale di successi su terra battuta. Il suo 74,2% gli consente di farsi vedere negli specchietti da Roger Federer (75,9%) e da Novak Djokovic che occupa il secondo gradino del podio (79,3%). Chiaramente non sarà mai in discussione il dominio di Rafa Nadal (record 50-2 dal 2017) anche se va ricordato che i due scivoloni del maiorchino sono arrivati proprio contro Thiem: Roma 2017 e Madrid 2018. Estendendo l’analisi all’Era Open, l’austriaco è il sedicesimo all-time per percentuale di successi su terra e sopravanza tre ex numero uno come Juan Carlos Ferrero, Andre Agassi e John McEnroe.
I record su terra dei giocatori in attività (tabella atptour.com)
Player (Open Era Rank) | Clay-Court Titles | Clay Record | Clay Winning Percentage |
Rafael Nadal (1) | 57 | 415-36 | 92.0% |
Novak Djokovic (6) | 13 | 199-52 | 79.3% |
Roger Federer (15) | 11 | 214-68 | 75.9% |
Dominic Thiem (16) | 8 | 115-40 | 74.2% |
Kei Nishikori (27) | 2 | 84-34 | 71.2% |
IN PROSPETTIVA – Le due semifinali e la finale raggiunte negli ultimi tre anni al Roland Garros rendono intuitivo quale sia il grande obiettivo della primavera europea di Thiem. Tra i migliori interpreti della superficie, ha innegabilmente dalla sua parte il vantaggio in prospettiva della carta di identità. I suoi 25 anni gli offrono margini di recupero (magari anche solo statistico) sui Fab Three ancora sulla breccia. Alle spalle dell’inarrivabile Rafa, Thiem vede teoricamente alla sua portata la rimonta su tutti gli altri che lo precedono nella speciale classifica dei vincitori di tornei su terra nell’Era Open.
Reduce da due finali perse consecutivamente a Madrid (nell’ordine contro Nadal e Zverev), il fresco allievo di coach Nicolas Massu mette nel mirino in questa settimana il suo miglior risultato a Montecarlo. Dove non è mai riuscito a spingersi oltre i quarti.