FED CUP, Play-Out World Group II
RUSSIA-ITALIA 2-0
Non bastano il grande cuore di Martina Trevisan nel primo singolare e la determinazione e la grinta di Jasmine Paolini nel secondo. Nella sfida valevole per i play-out del World Group II di Fed Cup in corso di svolgimento a Mosca, la Russia padrona di casa chiude la prima giornata avanti 2-0 contro l’Italia mantenendo fede ai pronostici, il che vuol dire che la nostra nazionale femminile di tennis è molto vicina alla retrocessione in serie C.
Va detto ad onor del vero che entrambe le nostre ragazze hanno ben poco da farsi perdonare dopo la prima giornata. Martina Trevisan ha giocato un grandissimo primo set contro Anastasia Potapova, ma quando la russa nel secondo parziale ha sciolto il braccio ed ha cambiato marcia c’è stato ben poco da fare. A Jasmine Paolini invece è probabilmente mancata solo un po’ di continuità e di esperienza nella sfida contro l’altra Anastasia, Pavlyuchenkova, che ha vinto con due tie break il secondo singolare soffrendo non poco la resistenza della nostra tennista.
Domani probabilmente (si riprenderà da Pavlyuchenkova-Trevisan a meno di clamorose sorprese) conosceremo una delle pagine più nere della nostra storia nella Fed Cup. Ma proprio da questi eventi negativi si deve pensare a gettare le basi per la rinascita, in campo femminile, del nostro tennis.
A. Potapova b. M. Trevisan 2-6 6-3 6-1
Inizia l’improba sfida per le nostre ragazze in Russia. Obiettivo principale evitare di sprofondare in serie C battendo le russe, molto più facile a dirsi che a farsi, soprattutto vista l’indisponibilità nella nostra formazione (almeno nella giornata d’apertura) di Camila Giorgi e Sara Errani.
Si gioca a Mosca sulla terra battuta indoor, primo singolare tra Martina Trevisan e Anastasia Potapova, nessun precedente tra le due. La russa è nr. 74 del ranking ed è una delle tenniste emergenti del circuito. Trevisan (146 WTA) parte bene al servizio, mostrando subito tanta determinazione e grinta (e qui si vede subito la mano della Garbin). Potapova appare sorpresa dalla verve della nostra tennista e fatica a trovare ritmo e precisione. Anzi, è Martina che picchia da fondo campo con gran profondità mettendo in grossa difficoltà la sua avversaria. Arriva così il break dell’azzurra nel quarto gioco, 3-1 Italia. Trevisan non sbaglia nulla, quando può si apre gli angoli e poi chiude i punti sulla rete, Potapova manca una palla break nel quinto gioco e rema con difficoltà a fondo campo. La russa prova a reagire, altra palla break nel settimo gioco, Trevisan con pazienza la annulla e porta a casa la battuta. L’italiana domina, tatticamente è perfetta e centra un altro break che le consegna il primo set, 6-2 Italia, non ci poteva essere inizio migliore. Trevisan chiude con 11 vincenti e 7 gratuiti, Potapova invece ha un saldo negativo, 7-8, ma soprattutto serve il 27% di prime palle, una miseria.
Si ricomincia e la musica non cambia, Martina appare padrona del campo e va di nuovo avanti di un break, 2-0. Andreev sulla panchina russa appare alquanto preoccupato, Tarpischev a bordo campo sembra mummificato. Purtroppo (per noi) però arriva la reazione russa, Potapova si scuote, ritrova il campo con i colpi e anche il servizio. La russa sigla un parziale di cinque giochi consecutivi nei quali vince 20 dei 22 punti giocati. Trevisan ha perso sicurezza nel suo gioco e sembra accusare un leggero calo, ma l’azzurra ci mette tutta la grinta e prova a riaprire il set. Così strappa la battuta all’avversaria nell’ottavo gioco e si procura una palla del 4-5 in quello successivo. Potapova capisce che è il momento di chiudere, ritrova i vincenti e chiude il set con una gran risposta di rovescio, 6-3 Russia, si va al terzo. La tennista di casa è salita al 52% con le prime, Trevisan tiene il campo con orgoglio ma ora sembra in balia del ritmo dettato dai colpi dell’avversaria.
La musica (ahinoi) non cambia nel terzo set, Potapova picchia sempre di più da fondo campo e risponde sempre meglio, Trevisan prova ad arginare la sua avversaria ma può ben poco. Partenza sprint della russa e subito 3-0 per lei. Non c’è praticamente più partita, brava Trevisan a tenere il servizio nel sesto game, ma Potapova chiude subito dopo 6-1. Di più davvero non si poteva chiedere alla nostra tennista che fin quando ha potuto ha complicato non poco il gioco della sua avversaria
A. Pavlyuchenkova b. J. Paolini 7-6(4) 7-6(5)
Tocca a Jasmine Paolini provare a darci un minimo di speranza nel play-out di Mosca contro la Russia. Sotto 1-0, l’Italia prova ad affidarsi a lei per chiudere la prima giornata in parità e sperare di conseguenza di rimanere nella B della Fed Cup (o World Group II se volete). Ma dall’altra parte c’è Anastasia Pavlyuchenkova, quest’anno ai quarti agli Australian Open. Nessun precedente tra le due tenniste, serve per prima Paolini.
L’azzurra non mostra alcun timore reverenziale, come è giusto che sia, e senza strafare tiene con facilità il turno di battuta. I primi giochi filano via lisci, il primo passaggio a vuoto è della Pavlyuchenkova che gioca un orrido sesto gioco e cede il servizio a zero. Paolini fa muovere molto la sua avversaria a fondo campo e appena può avanza e chiude il punto. Break confermato, 5-2 Italia, Pavlyuchenkova molto lenta e fuori ritmo. La russa tiene il servizio e va 0-30 sul servizio Paolini. Poi però regala punti complici alcuni gratuiti, Jasmine si procura due set point sui quali però Pavlyuchenkova risponde in maniera aggressiva e li annulla. Appena la russa ha il tempo di aprire il diritto fa sfracelli, se invece viene chiamata dalla tennista italiana a spostarsi lungo la linea di fondo campo fatica non poco. Alla fine la russa centra il controbreak, 5-4 Italia ma al cambio di campo servirà Pavlyuchenkova. Aggancio completato nel decimo gioco ma la Paolini risponde a tono tenendo il servizio a zero, quanto meno l’azzurra si giocherà il set al tie break. Pavlyuchenkova con qualche patema tiene il servizio, 6-6. Il primo allungo nel tie break è della russa che scappa sul 3-1 ma Paolini non molla, 3-3. Sul 4-4 servizio Paolini la tennista italiana manda fuori un passante non impossibile e nel punto seguente sbaglia uno schiaffo al volo a campo aperto. 6-4 Pavlyuchenkova, Paolini annulla il primo set point ma la russa non perdona sul secondo chiudendo con un ace tie break e primo set. Parziale vinto con la sola esperienza dalla nr. 1 locale che non ha di certo giocato come sa. Peccato per la Paolini che non ha demeritato e deve rimpiangere i due set point mancati nel nono gioco.
Il secondo set parte sulla falsariga del primo, la partita la fa Pavlyuchenkova (12 vincenti e 18 gratuiti nel primo parziale) che persevera nei suoi alti e bassi. Paolini sta lì pronta ad approfittare di eventuali passaggi a vuoto della sua avversaria. Cosa che avviene puntualmente nel terzo gioco, gratuiti a grappoli della russa e break azzurro, 2-1 Italia e servizio. Paolini sicura tiene la battuta a zero, break confermato. L’azzurra potrebbe ipotecare il set se sfruttasse la palla del 4-1 nel gioco successivo, invece Pavlyuchenkova tiene la battuta e con una stupenda demi volée incrociata conquista il controbreak nel sesto game, 3-3 e tutto da rifare, che peccato. Ma ci pensa la russa a rimettere le cose a posto con un paio di gratuiti, ancora break Italia. Ma Pavlyuchenkova ritrova i suoi colpi e si riporta in parità, secondo set davvero imprevedibile, 4-4. La russa tiene la battuta e va 5-4 ma Paolini chiamata a servire per rimanere nel match mostra gran coraggio e determinazione, gioco a zero, 5-5. Le due tenniste procedono spedite verso il secondo tie break di giornata. Ancora una volta Pavlyuchenkova scappa subito e va sul 5-1 ma Paolini è encomiabile e ritorna in gara sul 4-5. L’azzurra però sbaglia un rovescio non impossibile e concede due match point alla sua avversaria. Il primo lo annulla con un bel servizio vincente ma sul secondo deve capitolare, dopo un’ora e 41 minuti Pavlyuchenkova chiude con un doppio tie break la sfida e la Russia va sul 2-0. La serie C è sempre più vicina ma va detto che le nostre ragazze hanno dato l’anima