Nel giorno del trionfo a Montecarlo di Fabio Fognini, arriva purtroppo anche una notizia triste per il tennis italiano. La selezione di Fed Cup infatti perde anche il terzo singolare ed è dunque costretta a retrocedere ai raggruppamenti zonali (la cosiddetta “serie C”) per la prima volta dal 1997. Non che si tratti di un risultato inaspettato, soprattutto dopo la prima giornata chiusa sul 2-0 in favore delle ragazze russe, ma è comunque un’ulteriore certificazione del difficile momento che sta attraversando il tennis azzurro al femminile.
L’impegno c’è stato, il cuore anche, e a tratti nella prima giornata sia Martina Trevisan che Jasmine Paolini, chiamate a sorpresa a recitare il ruolo di protagoniste, hanno anche dato l’illusione di poter sovvertire un pronostico decisamente sfavorevole. Alla lunga però la Russia ha fatto valere la migliore classifica e la maggiore qualità e solidità delle proprie giocatrici. Il terzo singolare, quello che ha chiuso il tie, è stato meno lottato dei precedenti, ma ci ha comunque lasciato una Trevisan mai doma e che ha provato in tutti i modi a risalire nel punteggio, anche quando le cose sembravano ormai compromesse.
Vero è che alla CSKA Arena l’Italia si è presentata con una sola top-100 (Camila Giorgi, peraltro non in buone condizioni fisiche) contro le tre della Russia, la cui quarta giocatrice, Natalia Vikhlyantseva, aveva un ranking migliore (113 WTA) della nostra seconda miglior classificata, ovvero Martina Trevisan (146 WTA). L’epoca aurea del tennis femminile, legata a doppio filo alle personalità di Schiavone, Pennetta, Errani e Vinci, è definitivamente giunta al termine e purtroppo nell’immediato futuro non si colgono sensibili segnali di miglioramento. Eccezion fatta per Camila Giorgi, le nostre migliori ragazze gravitano comunque abbastanza lontano dalle zone alte. Trevisan, che a Mosca ha comunque espresso un buon livello di gioco, conta una sola vittoria a livello WTA, peraltro ottenuta poche settimane fa a Charleston; Paolini ha un best ranking di 130 e Errani appare ormai ben lontana dai livelli di qualche anno fa. Qualche fiches la si può puntare sulla giovane Elisabetta Cocciaretto che a livello junior sta facendo bene, ma come sempre nei confronti dei più giovani occorre prudenza e lungimiranza.
Adesso, come detto, ci aspettano i raggruppamenti zonali, a loro volta suddivisi in Group 1, Group 2 e Group 3. L’Italia sarà nel primo gruppo, che prevede quattro gironi “all’italiana” con incontri da disputarsi nell’arco di una sola giornata (due singolari e un doppio) a febbraio 2020. Le vincitrici dei vari gironi si sfideranno poi per decidere le due selezioni che andranno a disputare i playoff per la promozione ad Aprile. Svezia, Ungheria, Croazia, Grecia, Polonia, Olanda e Ucraina le altre nazioni con cui divideremo il campo con la speranza di risalire, ma anche l’amara certezza che, per ora, questa è la nostra dimensione.