FED CUP, Semifinale
AUSTRALIA-BIELORUSSIA 3-2
Una superba Ashleigh Barty riesce, nella stagione migliore della sua carriera sin qui (recentemente è entrata nella Top10, attualmente nr. 9 WTA), nell’impresa di riportare l’Australia in una finale di Fed Cup dopo ben 26 anni, la 18esima in totale. Risaliva infatti al 1993 l’ultimo atto conclusivo giocato dalle “aussie”, quando furono sconfitte in finale dalla Spagna di Arantxa Sanchez e Conchita Martinez.
Nella sfida con la temibile Bielorussia di Vika Azarenka e Aryna Sabalenka, la Barty ha recitato alla perfezione il suo ruolo di nr.1 locale. Prima battendo in due set una buona Azarenka, poi travolgendo Aryna Sabalenka nella seconda giornata ed infine giocando da par suo un doppio tutt’altro che facile in coppia con Sam Stosur, vinto al terzo set contro le due singolariste bielorusse. L’Australia giocherĂ in casa la finale non essendoci precedenti recenti nè con Francia nè con Romania ed avendo in sede di sorteggio stabilito l’ITF che la prioritĂ nella scelta del campo fosse nella parte bassa del tabellone principale.
Vanno fatti comunque i complimenti anche alla Bielorussia, che con l’aggiunta della Sasnovich e con Lapko e Morozava sempre utili come doppiste rappresenta una signora squadra e sicuramente non mancherĂ di farsi valere nei prossimi anni di Fed Cup.
A. Barty b. A. Sabalenka 6-2 6-2
Vince senza problemi Ashleigh Barty che batte in due set Arnya Sabalenka e mette l’Australia nella possibilità di giocarsi il primo match point di queste semifinali, ora sulla racchetta di Samantha Stosur.
Ci si aspettava battaglia in questa partita tra la numero 9 e 10 del mondo, che non c’è stata. Andamento molto simile di entrambi i set, talmente simile che i break per Barty sono stati sempre nel quinto e settimo game. Il gioco è sempre stato in mano all’australiana, che ha concesso poco o nulla con il servizio ed è stata sempre aggressiva sulla seconda palla dell’avversaria. La combattività di Aryna Sabalenka si è vista solo nei primi game dei due set, dove ha difeso fortemente il proprio servizio. Una palla break conquistata nel primo set, e quattro nel secondo che però non le sono servite per rientrare in partita. Ottima Barty che tra ieri e oggi ha concesso davvero poco alle avversarie.
V. Azarenka b. S. Stosur 6-1 6-1
Sforzi inutili quelli della Barty perché nell’altro match Samantha Stosur viene travolta da Victoria Azarenka in due set.
Gioca male l’australiana, sbaglia l’impossibile e concede campo e gioco all’avversaria. Primo set e in un baleno si arriva 4 a 1, e solo nel secondo game qualche errore gratuito della Azarenka concede un break del tutto ininfluente a Stosur. Poca soddisfazione per il resto con Vika che conduce senza timori il gioco. Un po’ meglio ad inizio secondo set, Stosur che si batte, tiene il servizio ma capitola nuovamente nel quarto game, break e partita praticamente finita. Energie al lumicino per la padrona di casa e sconforto alle stelle. La Bielorussia intanto cambia pedine e scende in campo con le giocatrici migliori per cercare di completare il ribaltone. Ma non ci riuscirĂ .
A. Barty/S. Stosur b. V. Azarenka/A. Sabalenka 7-5 3-6 6-2
A poco è servito il repentino cambio della Bielorussia che ha schierato in doppio l’artiglieria pesante, mettendo Azarenka insieme a Sabalenka. Bene Stosur che si riprende da un week end fino a lì negativo e tiene il passo della compagna. Break immediato nel primo set per le australiane, che però nel sesto game restituiscono il favore; altro scambio di break, poi nell’undicesimo game Azarenka serve male e permette alla coppia rivale di vincere il set.
Nel secondo set tutto si decide tra l’ottavo e nono game. Le australiane vanno 15-40, guadagnano 3 palle break utili a servire per il match. La Bielorussia però tiene e sventa la minaccia. Nel game successivo è invece Stosur ad andare in confusione con il servizio e prestare il fianco: break decisivo e partita in paritĂ . Nel terzo set si conta una sola palla break, nel quarto game, che capita sulla racchetta di Barty che conferma lo stato di forma psicofisico invidiabile e non si fa pregare. Giusto che a firmare l’allungo decisivo sia la miglior giocatrice in campo. L’equilibrio adesso è la regola, ma le bielorusse non sapranno piĂą impensierire le australiane in risposta. Si arriva quindi all’ottavo game, e al terzo match point è apoteosi australiana.