da Barcellona, il nostro inviato Federico Bertelli
Un David Ferrer in lacrime ha salutato per l’ultima volta da giocatore il torneo di Barcellona, dove è arrivato in finale per quattro volte perdendo sempre da Rafa Nadal. Ed è come se si fosse chiuso un cerchio, perché è stato proprio il maiorchino l’ultimo avversario affrontato da Ferru in Catalogna. Ancora una volta ha dovuto soccombere, ma il calore del pubblico alla fine del match nel suo penultimo torneo da professionista resterà per sempre nel cuore dello spagnolo. Ma anche le parole di affetto di Nadal in conferenza stampa non sono da meno. Prima ha risposto a una domanda sulla partita: “Oggi è stato un passo avanti, indietro era difficile. È stata una buona partita anche se non brillante. Comunque è un passo avanti nel ritrovare buone sensazioni”.
SUL VIALE DEI RICORDI – Poi ha iniziato a parlare di Ferrer e di quanti momenti abbiano condiviso in questi anni: “In questo torneo abbiamo giocato quattro finali, lui è sempre stato un combattente e questo è stato un torneo speciale per entrambi. Era il suo ultimo match qui, per me è stato un onore farne parte, ma anche un momento triste. Se ne va un compagno con il quale ho condiviso la carriera. Abbiamo giocato partite molto importanti e condiviso molti momenti di allegria assieme alle Olimpiadi e in Coppa Davis. L’ultimo è stato la Davis a Valencia dell’anno scorso, che è stato molto speciale per lui. Gli va riconosciuto tutto quello che ha fatto per il tennis, credo che sia stato un esempio e si merita il riconoscimento dello sport spagnolo e del tennis in generale. Era il suo momento, non il mio e l’applauso che ho fatto a fine partita è quello che si merita, niente di più. David era una garanzia oltre a essere un buon compagno, sapevi che avrebbe dato il 100% e non avrebbe mai mollato, questo significa molto per chi stava al suo fianco”.
SFORTUNA E COSTANZA – Ad un certo punto si notava come Rafa fosse veramente emozionato, quasi commosso, mentre parlava di una persona che ha segnato la sua carriera. Ha ‘battuto’ molto sul fatto che Ferrer abbia giocato in un momento storico infelice (una mala epoca, nelle sue parole) in cui lui stesso, Federer, Djokovic e Murray si sono spartiti tutti i tornei principali: “È stato sfortunato, è uno dei giocatori più regolari che abbia mai affrontato, però credo che avrebbe meritato di più. Per vincere i tornei doveva sempre battere almeno due dei quattro giocatori che vincevano sempre. Ma credo anche che ci sono giocatori che sono stati meno costanti di lui nel tempo e hanno vinto tornei che non dico non hanno meritato di vincere, ma che David avrebbe meritato. Per costanza e livello di gioco meritava sicuramente di più di quanto ha vinto. Dietro i Fab Four è stato sicuramente il più costante“.
SOLDI, SOLDI, SOLDI – Infine su una domanda relativamente alla parità di montepremi tra il circuito ATP e WTA: “Sono un po’ stanco di sentire ripetere questa domanda in merito alla parità di trattamento fra uomini e donne nel tennis. Il tennis è probabilmente uno dei pochi sport di grande livello nel quale il trattamento economico riservato agli uomini e alle donne è paragonabile: vogliamo parlare del calcio? O del basket? Qua non si tratta di andare a vedere l’impatto commerciale del tennis maschile o del tennis femminile. Parliamo di persone, però quello che è giusto e che accade anche nel mondo reale è che chi merita di più guadagna di più, come avviene nelle imprese, non tutti guadagnano uguale e non dipende dal sesso”.
Ha collaborato Antonio Ortu