[15] G. Monfils b. A. Seppi 6-3 6-1 (da Madrid, il nostro inviato)
Inizia male l’avventura azzurra al Mutua Madrid Open: dopo l’eliminazione mattutina dal torneo di doppio di Fabio Fognini, Andreas Seppi, il primo a giocare dei tre italiani presenti nel tabellone di singolare, ha rimediato una sconfitta davvero brutta nella forma in cui è arrivata, sebbene onestamente prevedibile nella sostanza.
Il pronostico era nettamente sfavorevole al tennista italiano, reduce da un momento negativo della carriera. Con quella rimediata la settimana scorsa a Monaco di Baviera contro Kohlschreiber, erano infatti salite a sei le sue sconfitte consecutive e il sapore dalla vittoria gli mancava da più di due mesi. Nemmeno induceva all’ottimismo il record di Seppi in questo torneo: appena tre vittorie in sei partecipazioni (l’ultima datata 2014) nel tabellone principale. Dall’altra parte della rete trovava poi un tennista, Gael Monfils, che lo aveva sconfitto in quattro delle sei occasioni in cui si erano affrontati. Il francese, dopo il secondo turno a Melbourne, era diventato uno dei giocatori più caldi del circuito: da quel momento in poi aveva sempre raggiunto almeno i quarti di finale. Dopo Indian Wells, era rientrato, a seguito dell’ennesimo problema muscolare, la settimana scorsa a Estoril, perdendo da Fokina.
Una partenza lenta di Andreas – non la prima della carriera – vedeva, in un Arantxa Sanchez pieno e chiassoso come diviene in tante occasioni, il tennista francese portarsi facilmente sul 3-0. A nulla serviva a Seppi strappare il servizio nel settimo gioco: subito veniva controbrekkato da un Gael esplosivo. Il primo set finiva molto velocemente: con un servizio vincente del francese dopo 28 minuti, veniva archiviato con un 6-3.
Con un Monfils concentrato e reattivo come quello di questo suo esordio nel torneo, Andreas doveva alzare la soglia del rischio per ottenere punti e, inevitabilmente, in un periodo di scarso rendimento come questo incappava in una serie di gratuiti che facevano partire il secondo set sulla falsariga del primo: 4-0 in men che non si dica, con il bolzanino prima nervoso per i troppi errori, poi quasi desideroso di andare sotto la doccia, che difatti arrivava dì li a pochi minuti. Monfils, in appena 55 minuti, chiudeva con un pesante 6-3 6-1: affronterà il vincente di Goffin-Fucsovics.
Al termine del match Seppi ci ha spiegato quanto sta vivendo: “Non è un momento positivo, ero fiducioso prima della partita, mi sento benino in allenamento ma poi non riesco a giocare come vorrei. Difficile dire cosa non sia andato: è semplicemente un periodo difficile, sto bene fisicamente, ma sbaglio tanto. Ogni settimana per fortuna nel tennis esiste un’altra possibilità per riprendersi: sto dando il massimo e questo periodo difficile passerà, ne sono convinto“.
Con estrema gentilezza non si è sottratto quando gli abbiamo chiesto un parere su Sinner, giovanissimo tennista suo conterraneo che sta facendo molto bene: “Non è che lo conosca benissimo, sebbene sia delle mie parti. L’ho visto quest’anno dopo tanto tempo: ci siamo allenati un po’ assieme a Montecarlo e sicuramente ha un grande talento. Jannik è un ragazzo giovane, sta facendo molto bene e ha un buonissimo team a seguirlo”.