Quando due mesi fa partiva la stagione sul rosso, Simona Halep e Kiki Bertens erano in testa al power ranking WTA per la terra battuta. A Stoccarda però la rumena ha dato forfait e Bertens si è fermata in semifinale contro la futura campionessa Kvitova. Una volta arrivate a Madrid, i pronostici sono stati rispettati. C’è un feeling speciale tra il torneo spagnolo e le due ragazze (coetanee) che si contenderanno il trofeo quest’anno. La vittoria in semifinale su Belinda Bencic ha portato Halep a una vittoria dalla prima posizione del ranking, di sua proprietà lungo tutto il 2018, strappatale da Naomi Osaka dopo l’Australian Open. Nonostante il gran favore di aver eliminato nei quarti la giapponese, Simona non ha concesso alcun dono a Bencic, annientata in un terzo set senza storia.
Sarà la sua quarta finale a Madrid, titolo che ha già messo in bacheca nel 2016 e 2017, conferma del solido legame tra la capitale spagnola e la Romania. Il proprietario del torneo Ion Tiriac ha compiuto 80 anni questa settimana e Halep in conferenza stampa ha detto di essere stata alla sua festa. In questi anni l’imprenditore rumeno è rimasto molto vicino alla tennista di Costanza e tutto partì da Madrid: “C’è un gran legame con Tiriac“ ha detto Simona in conferenza stampa. “Abbiamo iniziato a parlare dopo la mia prima finale qui nel 2014 e da allora è rimasto al mio fianco. Mi sento motivata quando lui viene a vedere le mie partite: è sempre molto duro con me, anche dopo questa semifinale. Io però cerco di prendere i commenti positivi. Mi fa piacere che riesca a esprimere il mio miglior tennis proprio nel suo torneo“.
Simona ha anche sottolineato una volta di più l’importanza di questo evento in risposta a una domanda sulla prima posizione mondiale: “Per me è più importante vincere il trofeo che tornare al numero uno. L’ho detto tante volte, è un torneo speciale. E io preferisco i titoli ai numeri e al ranking”.
La sua avversaria terrà invece in considerazione le prospettive di classifica. È il secondo anno di fila che Bertens centra la finale a Madrid (l’anno scorso perse da Kvitova) e in caso di vittoria potrebbe entrare nella top 5 per la prima volta in carriera. Le condizioni di gioco la aiutano a condurre il piano partita e soprattutto fanno rendere al meglio il suo potentissimo servizio. È infatti seconda nella classifica degli ace a -2 da Karolina Pliskova (217 a 215) e ne ha piazzati 23 nel suo percorso verso la finale. Percorso che è stato quasi perfetto, zero set persi e ventisette game persi: l’olandese potrebbe diventare la prima giocatrice a vincere il WTA di Madrid senza cedere un set.
Tuttavia Kiki non gradirà tutta questo peso dato alle sue statistiche e ai suoi risultati, dal momento che ha detto con un sorriso ai giornalisti che non le piace averei riflettori puntati addosso. “Devo recuperare energie” ha continuato l’olandese. “La vittoria significa tanto per me, perché è stata una giornata dura, entrambe abbiamo giocato male e io non mi sentivo al massimo. Il mio fisico era un po’ stanco. Con Simona sarà una battaglia, abbiamo giocato diverse partite lottate nel passato. Lei ama la terra, ama giocare qui, ha già vinto due volte. Ma anche a me piace giocare qui (sorride)“.
I PRECEDENTI – Halep conduce 3-2 negli head to head, ma l’ultima sfida, che è anche la più importante delle cinque, l’ha vinta Bertens nella finale di Cincinnati 2018 salvando match point. Per quanto riguarda i match su terra, lo score è di 1-1. Halep ha prevalso nel più recente, la semifinale al Foro Italico nel 2017, mentre la vittoria di Bertens risale al 2012 nella semi del torneo di Fes in Marocco.