Per Rafa Nadal il quarto di finale del Masters 1000 di Madrid contro Stan Wawrinka si prospettava come un match sulla carta ostico. Lo svizzero, tre volte campione Slam, veniva da due convincenti vittorie contro Guido Pella e, soprattutto, Kei Nishikori in ottavi. E invece si è rivelata poco più di una passeggiata per il fenomeno spagnolo, che sul campo centrale intitolato a Manolo Santana ha conquistato la vittoria con il punteggio di 6-1 6-2 in poco più di un’ora di gioco. Nadal ha dominato la contesa dal primo all’ultimo punto.
“Ho fatto un sacco di cose bene oggi. È stata una di quelle giornate in cui tutto funziona”, ha commentato con soddisfazione il campione di Manacor ha fine partita. “Penso di averlo fatto giocare male. Lui cercava il mio rovescio ma io rispondevo bene con quel colpo e così forse si è sentito spiazzato. Ho difeso molto bene costringendolo a forzare sempre il colpo successivo. E mi sono sentito più in fiducia a tirare vincenti. Quando mi trovo la palla in mezzo il campo, e non penso a nulla, so che la palla andrà dove voglio che vada”. E se il rovescio funziona, le gambe girano e il suo gioco aggressivo di solito c’è ben poca speranza per gli avversari.
E dire che la settimana madrilena di Nadal non era cominciata sotto i migliori auspici. Un problema di stomaco lo aveva costretto a saltare la prima conferenza stampa e sembrava poterlo condizionare nel corso del torneo. Poi, fortunatamente per lui e per i suoi tifosi, accorsi come al solito a sostenerlo nel più prestigioso torneo in terra iberica della stagione ATP, le cose sono migliorate dandogli la possibilità di prepararsi al meglio per gli incontri. “All’inizio della settimana ho avuto un po’ di problemi di stomaco. Quindi non sapevo come sarebbe andata. Poi è passato e questa è stata la settimana in cui mi sono allenato meglio nell’ultimo periodo”, ha affermato. “Ho avuto buone sensazioni. Poi però bisogna sempre vedere come vanno le cose in partita. A volte semplicemente non scatta quel qualcosa in più anche se ti alleni bene. Fortunatamente oggi contro un avversario di altissimo livello le cose sono funzionate”.
Tra la fine del 2018 e l’inizio del 2019, Nadal ha avuto oggettivamente difficili dal punto di vista fisico. Un problema agli addominali e poi un’operazione alla caviglia lo hanno tenuto ai box nel finale della scorsa stagione, impedendogli di giocare le ATP Finals di Londra. Dopo un bel rientro agli Australian Open, sono tornati ad affiorare i fastidi al ginocchio che lo hanno costretto a rinunciare alla semifinale di Indian Wells contro Federer e probabilmente ne hanno condizionato il rendimento anche a Montecarlo e Barcellona.
Ora però le condizioni del 11 volte campione del Roland Garros sembrano in miglioramento. “Questa per me è la terza semifinale in tre settimane. So che per alcuni di voi può sembrare poco per quello che ho fatto anche l’anno scorso su questa superficie. Ma vengo da un mese complicato. Con un sacco di problemi fisici. Il fatto di essere stato competitivo ogni singola settimana è un passo in avanti per me”, ha infatti sottolineato.
In semifinale lo attende il greco Stefanos Tsitsipas, n.8 del mondo e giustiziere del campione in carica del torneo Alexander Zverev in quarti. Nei tre precedenti scontri diretti, Nadal si è sempre imposto piuttosto facilmente sul giovane e talentuoso greco. L’ultimo in ordine di tempo, ovvero la semifinale degli Australian Open, è stato in particolare una vera disfatta per Tsitstipas. “È un giocatore giovane. Con un grande potenziale. È in ottima forma e sta giocando bene. Quindi è una grande opportunità per me per testare il mio livello di gioco”, ha affermato Nadal. E, nonostante gli acciacchi, ci sono i presupposti che la prova venga superata.