dal nostro inviato a Roma
[4] Ka. Pliskova b. [WC] V. Azarenka 6-7(5) 6-2 6-2
Il primo match del tabellone femminile a disputarsi, dopo il ritiro di Osaka in mattinata, è stato il derby est-europeo tra Vika Azarenka e Karolina Pliskova e con la vittoria di quest’ultima il conteggio dei precedenti si è portato sul 4 pari. Quattro delle precedenti sfide erano andate al terzo set, compresa la recentissima di Stoccarda, e anche oggi si è dovuti ricorrere al parziale decisivo. La bielorussa però, dopo aver vinto il primo in rimonta al tie-break ha iniziato ad accusare la stanchezza fisica e mentale accumulatasi nei giorni scorsi e con il passare dei game ha perso sempre più la sua incisività. Pliskova si è dimostrata ancora una volta una giocatrice di grande freddezza nei decider e adesso vanta un record di 14 partite vinte al terzo su 20 giocate; oltre a questo detiene al momento anche il record del maggior numero di ace messi a segno: 239.
Un tifoso in prima fila di tanto in tanto informava i presenti della sua fede calcistica mostrando una bandiera dell’Atalanta (con qualche giorno di ritardo) ma, nonostante fossero in campo delle tenniste della WTA, l’agonismo con il quale queste due hanno affrontato l’incontro ha fatto intendere che a giocare non c’era nessuna dea ma solo due guerriere. Il pubblico del Pietrangeli comunque ha subito mostrato la sua predilezione nei confronti di Pliskova e lei li ha in qualche modo ripagati con una partenza sprint; una sola palla break infatti le è bastata per salire 4-1. Azarenka, arrancando a destra e sinistra, è comunque riuscita a risalire e dopo un ulteriore scambio di break si è imposta 7-5 al tie-break.
Nel secondo set si è rivista la Pliskova di inizio partita e i suoi colpi piatti e tesi si sono rivelati di difficile lettura per la bielorussa. Il servizio di quest’ultima inoltre ha continuato a darle pochissime garanzie (due doppi falli fatali nel game di apertura), mentre con questo colpo Karolina ha fatto le sue fortune chiudendo il parziale 6-2 proprio con un ace. In questa frazione Vika è stata sempre succube della sua avversaria – la quale per altro non ha fatto granché – ma la superiorità, verrebbe da dire di tipo mentale più che fisico, è stata evidente.
Anche il terzo set purtroppo è stato deciso più dagli errori che dalle belle giocate e anche in questo caso a darsi la zappa sui piedi è stata la n. 51 del mondo: altri due doppi falli, arrivati nel terzo game, le costano il break dal quale non saprà più riprendersi. La finalista del 2013 dunque esce di scena ma lo fa a testa alta dopo aver eliminato la campionessa in carica Svitolina; la n. 7 del mondo invece, alla quinta partecipazione a Roma, supera per la prima volta l’ostacolo dei quarti di finale e attende adesso la vincente di Sakkari-Mladenovic.
J. Konta b. M. Vondrousova 6-3 3-6 6-1
Dopo tre statunitensi (Riske, Stephens, e Venus) Johanna Konta si trova davanti una tennista ceca: la mancina Marketa Vondrousova che ha iniziato sempre più a far parlare di sé grazie ai cinque quarti di finale consecutivi raggiunti, incluso Roma. Sono due le posizioni che le separano nel ranking (44 Vondrousova, 42 Konta) ma i dati anagrafici evidenziano una sostanziale differenza. La britannica, che oggi compie 28 anni, ne ha 9 in più della sua avversaria e di certo le avrà fatto comodo restare in campo un paio d’ore in meno per arrivare fin qui; Vondrousova invece sembra abbonata alle maratone (ha giocato per quasi 7 ore) e anche in questa occasione il terzo set non è mancato.
Nel primo parziale la britannica è riuscita sempre a domare l’esuberanza di Vondrousova chiudendo agevolmente 6-3 ma nel secondo, quando le sue palle corte erano diventate sempre più leggibili e i colpi da fondo molto più fiacchi e spesso fallosi, è emersa la ceca. Le abilità in risposta di Marketa (guida la classifica WTA di percentuali di game vinti in risposta) sono emerse solamente nel secondo set vinto da lei grazie a due break, ancora per 6-3. Nell’ultimo set comunque Vondrousova è completamente sparita dal campo e Johanna l’ha sopraffatta senza problemi per 6-1 tornando a giocarsi una finale ad alto livello da Wimbledon 2017.
[Q] M. Sakkari b. [Q] K. Mladenovic 5-7 6-3 6-0
Difficile dire se sia per via della pressione della posta in gioco, o se si tratti del normale andamento di un match WTA, ma fatto sta che la sfida inedita tra le due qualificate Maria Sakkari e Kristina Mladenovic è stata, per oltre un set, densa di errori gratuiti difficilmente giustificabili. Mladenovic, che già dal terzo turno era l’ultima francese rimasta in corsa dei 10 di partenza (7 uomini e 3 donne) si è arresa subendo un 6-0 nel terzo set, dopo esser stata, all’inizio del secondo set, la favorita dell’incontro. Lei stessa però ha giustificato la cosa in conferenza stampa riconoscendo lo straordinario stato di forma delle sua avversaria (vincitrice recentemente del suo primo titolo della carriera) e facendole apertamente i complimenti.
Il dritto di Sakkari, prima tennista greca a raggiungere la semifinale a Roma, è stato indubbiamente il colpo più efficiente della partita con la francese che per lunghi tratti è stata vittima della fretta (quasi tutti i suoi errori infatti erano evitabili con un minimo di pazienza in più), e spesso ha cercato di uscire dagli scambi con la smorzata. Nonostante l’evidente superiorità tecnica di Kristina, Maria può contare su una maggiore propensione alla lotta e il suo gioco da fondo ha funzionato molto di più. Salvo un prolungato passo falso nel primo set – quando è andata a servire sul 5-3 senza chiudere – la greca ha tenuto imbrigliata la sua avversaria e con due break nel secondo e tre nel terzo si è conquistata meritatamente la seconda semifinale Premier della carriera dopo quella di Wuhan, anche in quel caso da qualificata.
L’ultima qualifica a raggiungere questa fase del torneo qui in Italia invece era stata Daria Gavrilova nel 2015 e Sakkari ci è giunta con la 12esima vittoria stagionale sulla terra; adesso per lei si ripropone la sfida con Karolina Pliskova che proprio qui, 12 mesi fa, era stato palcoscenico di una intensissima polemica. Le quattro semifinaliste dunque sono tutte europee ed è il terzo anno consecutivo a Roma.
Risultati
[6] K. Bertens b. [1] N. Osaka W/O
J. Konta b. M. Vondrousova 6-3 3-6 6-1
[4] Ka. Pliskova b. [WC] V. Azarenka 6-7(5) 6-2 6-2
[Q] M. Sakkari b. [Q] K. Mladenovic 5-7 6-3 6-0