Non piove solo sugli Internazionali di Roma. Anche a Ginevra e a Lione il maltempo si fa sentire, ma l’effetto è solo quello di ritardare le sconfitte dei tre italiani impegnati in un lunedì il cui grigio non lascia il minimo spiraglio d’azzurro. Eliminati con rimpianti Andreas Seppi, Lorenzo Sonego e Jannik Sinner e senza altri nostri rappresentanti nei due tornei che precedono il Roland Garros, l’attenzione si sposta ora su quei quindici che daranno battaglia per entrare nel tabellone del Roland Garros, dei quali sei (sui dodici che hanno già esordito) hanno passato il primo turno.
ANDREAS, QUASI MA NON BASTA – Nonostante l’ultima vittoria ottenuta in febbraio a Delray Beach e un primo set da dimenticare, la nona sconfitta consecutiva per Andreas Seppi arriva inaspettata per come era riuscito a girare l’incontro e per il vantaggio nella partita finale. L’avversario, il n. 92 ATP Hugo Dellien e primo boliviano a entrare in top 100 trentaquattro anni dopo Mario Martinez, durante il Golden Swing sudamericano ha fatto conoscere a un pubblico più ampio il dritto pesante e la prima robusta di cui dispone. La pioggia smette di cadere, quattro connazionali di Hugo (metà del pubblico, quindi) si immortalano gioiosi sulle gradinate e tutti sono pronti per cominciare. Quasi tutti, perché Andreas propone una delle sue partenze tutt’altro che scattanti a cui ci ha peraltro abituati, quindi non preoccupa più di tanto il break subito al secondo gioco mentre l’avversario sale 3-0 con facilità. Con il passare dei minuti, veramente pochi, appare chiara la difficoltà dell’azzurro nel trovare soluzioni alla pressione di Dellien, il quale continua a girare attorno alla palla sfoderando il suo drittone per comandare il gioco quasi senza concedere errori, e il 6-1 arriva tanto rapido quanto inevitabile.
Nel secondo parziale, Seppi trova subito lucidità e comincia a muovere efficacemente la palla aprendosi il campo, lascia partire accelerazioni improvvise e raccoglie i frutti prendendosi il vantaggio al terzo game. Gli scambi si allungano ma, se Andreas è sempre più solido e riesce a essere aggressivo in risposta, l’altro concede finalmente alcuni errori, regali obbligati nel vano tentativo di riprendere il controllo del gioco. La reazione boliviana evita un punteggio pesante nel parziale ma non il terzo set e neanche sposta l’inerzia: con il numero degli spettatori triplicato grazie all’arrivo di una scolaresca, la Seppia nazionale continua a dettare le condizioni a cui Dellien deve suo malgrado adattarsi. La svolta arriva quando Hugo risale dalla buca salvando due palle dell’1-4 pesante e – un classico – riprendendosi il break di svantaggio, ma soprattutto l’iniziativa che lo porta a chiudere 6-4.
Per un set e mezzo, Andreas ha messo in campo il suo tennis migliore che da troppo mancava all’appello, ma il dazio della falsa partenza, ineludibile, è stato pagato con la sconfitta numero 14 in stagione che lo porta al primo posto della classifica per incontri persi nel circuito maggiore, un triste primato che l’italiano condivide con Chardy.
FUORI ANCHE SONEGO – Diventato ormai esperto nel superare le qualificazioni (sesta volta negli ultimi sei tentativi), Lorenzo Sonego cede con un doppio 7-6 a quel Radu Albot che, forse, avrebbe voluto evitare per un po’ di pensare all’Italia dopo il vergognoso comportamento di alcuni “tifosi” durante il suo match perso contro Fabio Fognini a Roma. Su un rilassante campo 2 immerso nel verde, il decimo gioco della prima partita risulta quello chiave, con Lorenzo che serve sul 5-4, annulla palle break a ripetizione finché la pioggia non prende il sopravvento; due ore dopo, non trasforma un set point nello stesso game, ma inizia con coraggio il tie-break guadagnandosi il 4-0. Troppo poco per tirare il fiato, perché lascia l’iniziativa ad Albot che rientra anche grazie a un paio di ottime risposte e fa sua la prima partita dopo aver annullato un’altra palla per il set. Andamento regolare nel secondo parziale sia per il punteggio sia per il gioco, con il moldavo piuttosto ordinato che cerca di muovere l’avversario e il torinese più esuberante pur senza strafare; ancora una volta, però, Albot è più concreto nel finale e il tie-break è ancora fatale a Sonego.
Tre minuti dopo il dritto al volo in contropiede con cui Dellien si è guadagnato il secondo turno a Ginevra, in quel di Lione arriva l’urlo di Tristan Lamasine a sottolineare il dritto vincente, un passante incrociato, con cui il ventiseienne francese n. 270 ATP si prende la rivincita su Jannik Sinner, a poco più di 24 ore di distanza dalla loro sfida nel tabellone cadetto. Sì, proprio come Salvatore Caruso si era qualificato a Estoril a spese di Pablo Cuevas per poi perderci nettamente al primo turno del main draw, Jannik si ritrova davanti l’avversario del giorno prima che, perdente fortunato, ha preso il posto di Mikhail Kukushkin, ritirato per dolore alla spalla destra. Spalla che invece non dà alcun problema a Lamasine, che sbraccia violento come se non fosse domani il secondo turno (infatti). E fa anche il fenomeno a rete, a sottolineare che è stato addirittura top 100 in doppio. Il nostro, viceversa, sempre tranquillo ma che non può non sentire la doppia pressione dell’opportunità favorevole e di quella che sembra la regola della vendetta del lucky loser, nel set iniziale commette errori che, insieme a quel 20% di prime trasformate, probabilmente gli ricordano di quando era under 10.
Dopo sette giochi consecutivi a favore di Tristan, Sinner entra in partita e si porta avanti di un break, facendosi però riprendere tra ingenuità proprie e meriti dell’avversario che lo punisce, anche fisicamente, centrandolo da distanza ravvicinata sulla (e con la) palla del 4 pari. La maggiore aggressività francese paga anche nel tie-break e Lamasine si prende la seconda vittoria in carriera nel circuito maggiore e gli ottavi contro la testa di serie numero 1 Nikoloz Basilashvili. Per il diciassettenne Jannik, restano comunque la soddisfazione e il risultato del primo main draw ATP dove il suo nome è introdotto dalla ‘Q’ di qualificato.
Risultati:
Ginevra
H. Dellien b. [8] A. Seppi 6-1 3-6 6-4
[5] R. Albot b. [Q] L. Sonego 7-6(6) 7-6(3)
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Lione
[LL] T. Lamasine b. [Q] J. Sinner 6-0 7-6(5)
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