Subito dopo la sconfitta subita a Roma contro Tsitsipas, nella discussa conferenza post-partita, Fabio Fognini aveva espresso dubbi sulla sua presenza al torneo di Ginevra e infatti alla fine non si è presentato al via del torneo svizzero. Parlando in esclusiva al Corriere dello Sport, ha spiegato che “dopo Montecarlo sono cambiati gli obiettivi e preparo i tornei più importanti, pur rispettando l’intero circuito. Posso decidere quando giocare e gestirmi meglio”. Al momento il riposo è certamente il modo migliore per prepararsi al Roland Garros, ma questa scelta gli dà anche la possibilità di passare il compleanno in famiglia. Il tennista ligure compie infatti oggi 32 anni e lo fa dalla posizione più alta mai raggiunta in classifica, la numero 11, un gradino sotto la tanto agognata top 10. Sono in tanti sui social a fargli gli auguri e lo stesso profilo ufficiale dell’ATP lo fa con una compilation dei suoi punti migliori.
Con un appuntamento così importante alle porte come il Roland Garros, di tempo per festeggiare non ce n’è molto. Lo Slam parigino prenderà il via domenica e proprio in quella giornata potrebbe andare in scena il debutto di Fabio, impegnato in un derby italiano con Andreas Seppi. Tra i due, nonostante i tanti week-end di Coppa Davis passati insieme, non è mai nata un’amicizia che superasse l’ambito lavorativo a causa forse delle troppe differenze caratteriali. Queste diversità emergono anche nel loro gioco: molto più funambolico e penetrante quello di Fognini, più regolare e attendista (ma non per questo meno spettacolare) quello di Seppi. I precedenti (inclusi i Challenger) sono 10, con l’altoatesino che ha vinto i primi 5 e Fabio i successivi 5. L’ultimo incontro è avvenuto proprio al Roland Garros nel secondo turno del 2017 e Fognini si impose 6-4 7-5 6-3. Il diretto interessato, sempre parlando al Corriere dello Sport, ha sottolineato come in uno Slam “il primo incontro è il più importante. Mi propongo di entrare nel modo migliore“.
In caso di successo all’esordio, per lui ci sarà il vincente tra un qualificato e Delbonis, decisamente alla portata per uno che ambisce alla top 10. I tennisti più temibili nelle sue vicinanze sono Bautista Agut e soprattutto Alexander Zverev, possibile avversario negli ottavi di finale. Considerando la finora poca propensione verso gli Slam del giovane tedesco e il momento non certo florido di risultati che sta attraversando, non sappiamo chi dei due dovrebbe essere più contento di incontrare l’altro. Ciò che è certo comunque è che Fabio dalla prossima settimana tornerà numero 12 (pesa la semifinale raggiunta lo scorso anno a Ginevra) e se vorrà aggiungere un nuovo risultato storico alla sua carriera (ingresso tra i primi 10) dovrà quanto meno bissare gli ottavi di finale raggiunti nel 2018, ma uno sguardo agli altri campi dovrà comunque gettarlo.
Fognini ha ammesso di pensarci, “ma non lo immagino come un obiettivo bensì come un sogno che può avverarsi“. Ad arrestarsi agli ottavi lo scorso anno furono anche John Isner e Karen Khachanov, i principali contendenti per la decima posizione nel ranking. L’americano non sarà presente al Roland Garros e quindi è già certo di vedersi sottratti i 180 punti, mentre il russo, al momento 15 punti avanti all’azzurro, farà di tutto per restarci. All’appuntamento stagionale più importante sulla terra rossa è tuttavia Fabio a presentarsi nel modo migliore, avendo vinto il suo primo Masters 1000 a Montecarlo, mentre Karen ha rimediato 5 sconfitte e solamente 3 vittorie. Dunque, anche se fisicamente non è al meglio (da Montecarlo si porta dietro un guaio al ginocchio non ancora risolto al 100%), questa chance“arriva nel momento migliore della mia carriera, può giocarmi a favore o contro“. Ovviamente ci si augura che possa essergli a favore.