Quattro anni. Tanto è durata la separazione forzata tra Roger Federer e gli appassionati di tennis che ogni anno affollano il Roland Garros. Troppo. Sicuramente per il pubblico che ha accolto con debordante entusiasmo l’entrata in campo del fuoriclasse svizzero per il suo vittorioso match d’esordio nel torneo contro l’azzurro Lorenzo Sonego. Ma forse troppo anche per Federer il quale, in quanto umano, prima che divinità del tennis, ama essere amato. “Mi è sembrato di giocare una finale. Sono mancato a questo pubblico e loro sono mancati a me. Mi è piaciuto molto come mi hanno accolto all’ingresso in campo oggi”, ha affermato nella conferenza stampa post-partita.
Il maestro di Basilea aveva però cominciato già a percepire l’amore del pubblico parigino già nei giorni scorsi, quando si è allenato sul campo Suzanne Lenglen. “Per alcuni giorni è stato tutto tranquillo. Lo stadio era chiuso. Quando mi sono allenato qui non c’erano nemmeno i giornalisti. Ma quando mi sono allenato sul Lenglen c’era un sacco di gente sugli spalti per Rafa, Novak e me”, ha raccontato. “È stata la prima volta che il pubblico mi ha visto. Ho sentito che l’atmosfera è diversa dagli altri posti quando hanno cominciato a cantare il mio nome mentre mi allenavo o quando oggi c’è stato un sacco di incitamento”.
E questo bagno di folla non ha fatto che rafforzare l’idea di aver preso la decisione giusta tornando a competere sulla terra rossa europea. “La domanda che mi sono posto è stata: voglio giocare sulla terra, fare quel tipo di preparazione e poi condizionare tutta la mia stagione? E ho visto più aspetti positivi che negativi. Il mio team ha supportato la mia decisione così come la mia famiglia”, ha detto Federer. “Mi ha aiutato anche non giocare qua per quattro anni. Ho sentito che per la mia salute era meglio saltare il Roland Garros. Poi mi sono reso conto che non ci venivo da un sacco di tempo. Sono molto contento della mia decisione. Mi sono divertito a Madrid e a Roma. E ora sono contento di essere qua”.
Però bisogna anche trovare le motivazioni per allenarsi al meglio per la competizione. Con 37 anni e 20 Slam sulle spalle, non è certo facile. Magari viene da chiedersi, “chi me lo fa fare”. E Federer ha la risposta migliore possibile a questa domanda. “Amo giocare”, semplicemente. Inoltre, nel corso degli anni, l’elvetico ha ormai fatto conoscenze ovunque e partecipare ad un torneo diventa l’occasione per mantenere amicizie fuori dal campo. “Il fatto di viaggiare non mi pesa molto. Ho un sacco di amici in giro per il mondo ed è bello vederli. Penso che mi aiuti andare in posti e vedere vecchi amici che vedo solo una volta all’anno”, ha proseguito.
Insomma, è un Roger rilassato quello impegnato in questo Roland Garros, pronto a godersi l’affetto del pubblico, a divertirsi in campo e ad incontrarsi contro vecchi amici. A togliergli ulteriore pressione c’è il fatto che ben pochi addetti ai lavori gli danno credibili chance di alzare il titolo al termine delle due settimane. Gli scommettitori lo indicano addirittura come quinto favorito, dietro a Nadal, Djokovic, Thiem and Tsitsipas. “È bello essere un outsider. È come mi sento ora. Vediamo come va”, ha affermato. “Quando vado a Wimbledon sono sempre tra i favoriti. E va bene. Ma sono contento di come mi sento qua. Per un sacco di anni quando perdevo dovevo sedermi qua e spiegare cosa è successo. La gente non capiva. Ora se perdo al primo turno o in finale la gente dirà che ci può stare”.
Ma al primo turno intanto non è caduto contro il nostro Sonego. Il giovane piemontese, capace di scalare già 30 posizioni nella classifica mondiale in questo primo scorcio di 2019, ha comunque tenuto in maniera più che dignitosa il campo, alla prima sul Philippe Chatrier, contro una leggenda vivente, con gli spalti gremiti di gente. “Penso che si muova in maniera rapida. Ha un bel dritto e una buona prima di servizio”, ha detto Federer del tennista azzurro. “Può essere pericoloso per un sacco di altri tennisti a prescindere dalla superficie. Penso che oggi abbia anche mostrato una buona solidità mentale considerando le circostanze di un primo turno in uno Slam con così tanto pubblico. È stato bravo”. Un bel attestato di stima per Sonego, che va forse oltre le dichiarazioni di circostanza. E chissà che la sua prossima apparizione su un palcoscenico di questo tipo si possa concludere in maniera vincente.