“Mi dispiace dovervi dare brutte notizie”. Si apre così il comunicato di Petra Kvitova sul suo profilo Twitter. “Sono davvero dispiaciuta di dover annunciare il mio ritiro dal Roland Garros. Nelle ultime settimane ho sentito dolore al braccio sinistro e la risonanza magnetica di ieri sera ha confermato la presenza di uno stiramento di secondo grado, che potrebbe purtroppo peggiorare giocando oggi”.
Arriva così, come un fulmine a ciel sereno, il ritiro della testa di serie numero 6 dal tabellone del secondo Slam stagionale, proprio il torneo dove Kvitova era tornata a giocare (nel 2017) in seguito all’aggressione subita nel dicembre 2016. È la stessa Petra a ricordarlo: “Due anni fa, avevo fatto il mio ritorno proprio qui al Roland Garros, per questo motivo sono davvero triste di non poter giocare quest’anno. È stata una decisione davvero difficile, ma auguro tutto il meglio al torneo e non vedo l’ora di tornare nel 2020”.
Kvitova, finalista quest’anno all’Australian Open (sconfitta in tre set da Naomi Osaka), era considerata una delle possibili candidate alla vittoria finale da parte delle agenzie di scommesse, preceduta soltanto dalla campionessa in carica Simona Halep, dalla numero 1 del mondo Osaka e da Kiki Bertens, che l’aveva battuta proprio nei quarti di finale a Madrid. Petra, che a Parigi vanta come miglior risultato la semifinale raggiunta nel 2012 (battuta da Maria Sharapova), è una delle tre giocatrici capaci in stagione di vincere più di un titolo (Sydney e Stoccarda): le altre due sono Karolina Pliskova e Kiki Bertens. Nei tre tornei di preparazione giocati su terra aveva ottenuto appunto un successo (Stoccarda), un quarto di finale (Madrid) e un terzo turno a Roma, dove era stata costretta al ritiro nel terzo set contro Maria Sakkari.
A prendere il posto di Petra in tabellone sarà la lucky loser Kaja Juvan, che al primo turno se la vedrà quindi con Sorana Cirstea.