[2] R. Nadal b. [Q] Y. Maden 6-1 6-2 6-4 (da Parigi, Vanni Gibertini)
Nonostante l’impegno piuttosto agevole risoltosi con la perdita di soli sette game, Rafael Nadal nella sua annuale escursione sul Suzanne Lenglen (convenientemente orchestrata nel mercoledì dei bambini) è comunque rimasto in campo per oltre due ore (2h09 per la precisione) per superare il qualificato tedesco Yannick Maden. Dopo i primi due set assolutamente senza storia, nel terzo parziale Nadal si è fatto recuperare un break di vantaggio per ben due volte, sul 3-2 e sul 4-3, a causa di qualche distrazione di troppo (due doppi falli nel settimo game) ma anche per merito di Maden che ha finalmente messo a segno qualche bel vincente. Tuttavia il terzo break subito nel set sul 4-4 ha spento del tutto le velleità del tedesco, che nell’ultimo game è parso quasi rinunciatario, fermando il punto su un rovescio di palleggio di Nadal chiaramente sulla riga, e incassando l’ultimo punto su un nastro che ha accomodato la palla Nadal.
Consueto bagno di folla per entrambi i protagonisti alla fine del match, con il maiorchino che ha confermato quindi la propria imbattibilità in carriera sul Court Suzanne Lenglen e che al terzo turno troverà la testa di serie n.27 David Goffin, vincitore di Kecmanovic. Ancora troppo acerbo il 19enne serbo per infastidire il belga (tds 27), che si impone agevolmente in tre set, incitato a gran voce dai tantissimi connazionali presenti sulle tribune del campo n. 14 (in diversi con bandiera e maglietta della nazionale di calcio).
[6] S. Tsitsipas b. H. Dellien 4-6 6-0 6-3 7-5 (da Parigi, Agostino Nigro)
Sul Simonne-Mathieu si affrontano Stefanos Tsitsipas e Hugo Dellien, boliviano da pianura, da poco entrato nella top 100 e emergente di questa stagione su terra 2019. Tsitsipas sembra saperlo e parte col pugnetto e palla break prontamente trasformata. Dellien parte un po’ rigido, il Simonne-Mathieu è scenario incantevole al quale non è di certo abituato, ma nel sesto gioco prende campo, gioca una risposta vincente per ottenere due palle break, la prima delle quali annullata con un rovescio lungo linea a dir poco dipinto dal greco. A quel prodigio segue però una brutta volée di rovescio di Tsitsipas ed è contro break.
All’ottavo gioco momento significativo del match. Dellien salta per colpire un dritto anomalo e atterra male sulla caviglia sinistra: la torsione, rivista sugli schermi, fa effettivamente scendere un brivido lungo la schiena. Hugo è costretto a fermarsi, mentre il fisioterapista entra in campo per mummificargli il piede dentro rotoli di garze e cerotti. Alla ripresa Dellien sembra sufficientemente reattivo, non a sufficienza per afferrare il dritto di Tsitsipas che termina sulla linea. Il boliviano passeggia con delicatezza ed esitante sulla caviglia malconcia ma si muove bene, come se la sua caviglia fosse in realtà fatta di gomma. Dellien tiene il servizio del 5-4 ma è nel turno di servizio di Tsitsipas che dimentica i suoi dolori e si lancia all’attacco della seconda di servizio del greco. Il dritto del boliviano fa male, in particolare dal lato sinistro del campo e quando Stefanos non arriva sull’ennesima sbracciata di di Dellien, il set prende la strada verso Trinidad, Bolivia.
La regola aurea del toilet break dopo aver perso il set, viene fedelmente rispettata da Tsitsipas e gli effetti si vedono. Il greco diventa umile ed inizia a tenere duro sul palleggio di Dellien, il quale con un rovescio in rete apre il suo secondo set col break subito, così come aveva iniziato il primo. Il break rinfranca Tsitsipas che va subito sul 2 a 0 e sale di tono. Dellien è meno incisivo con il dritto e cerca di uscire con troppa fretta dallo scambio con la palla corta e con il rovescio. Il risultato di questo snaturamento tennistico è il secondo break di marca greca. Il match va a sprazzi, tra un paio di stecche di Tsitsipas, una risposta fulminante di Dellien che prova intensamente a ritornare in partita procurandosi due palle break ben annullate da Stefanos. La seconda da sinistra di Tsitsipas è spesso facile preda di Dellien mentre da destra il greco si permette anche un ace di seconda che gli consente di chiudere vittorioso un game di 22 punti.
Tsitsipas arriva a palla break anche nel quinto game, e sulla seconda, riesce a concretizzare al termine di uno scambio in cui riesce a giocare una palla corta in equilibrio miracoloso. Dellien è ora in balìa del suo avversario ed anche del giudice di sedia che sancisce il 5-0 per il numero sei del mondo. Dellien va a sedersi a sguardo basso, nuovamente a colloquio con il fisioterapista che sembra passargli (ma da qui è difficile dirlo) una compressa. Non è però la pillola dei miracoli, quella capace di riportare il boliviano al tennis giocato nel primo set. Tsitsipas gioca da top ten qual è, non si fa intimorire e porta a casa il secondo per 6 a 0.
La maturità agonistica del greco inizia a diventare ingombrante sul Mathieu e decisamente ingestibile per l’avversario, meno giovane ma anche meno esperto di questi scenari. Tsitsipas gioca oramai con cinismo assoluto approfittando dell’evidente calo di Dellien, e alla prima opportunità strappa ancora il servizio Boliviano. Il dritto di Dellien inizia a trovare nel rovescio dell’ateniese una resistenza sempre maggiore. Gli schemi un po’ stereotipati da terra battuta di Hugo faticano a fare presa su uno Tsitsipas centrato e a tutto campo, che si porta a casa il terzo set per sei giochi a tre, complice un doppio fallo sul set point di marca boliviana.
Nel quarto Tsitsipas ha il vantaggio di servire per primo ma lo spreca immediatamente facendosi passare da Dellien e cedendo il servizio. Hugo riprende slancio, e la medicina del break gli consente ben più dell’antidolorifico. Sul 3 a 1 si permette anche di avere una palla per il 4 a 1 pesante, ma da quel momento Tsitsipas si ricorda dell’appuntamento dato a Federer nei quarti di finale. Il greco riannoda il filo di Arianna e prima riagguanta l’avversario sul 4-4, e poi si procura tre match point sul 5-4 in suo favore con Dellien al servizio. Il cuore boliviano batte caliente e i cinque punti di fila che Dellien realizza prolungano il match. Solo per pochi minuti, però. Un altro match point sul 6-5 è fatale al sudamericano, passato di dritto dal greco dopo una volée che ne rivela la disabitudine presso la rete.
Tsitsipas passa insieme al dritto che sforacchia le ultime resistenze di Dellien, con una prestazione a tratti estremamente convincente, di certo paziente, nella quale deve comunque tenersi in conto il valore del suo avversario, ben maggiore della 86esima posizione mondiale (se si pensa che a inizio stagione era 40 posizioni più dietro).