Parigi ci riprova: il programma di giovedì 6 giugno sarà lo stesso del giorno precedente, un mercoledì funestato dalla pioggia dove non si è giocato un solo punto e perlopiù ci si è annoiati. La giornata di giovedì, in teoria, avrebbe dovuto ospitare entrambe le semifinali femminili ma i quarti della parte alta non si sono ancora giocati; così Konta e Vondrousova attenderanno venerdì per giocare la loro semifinale, assieme a quella che deve ancora formarsi.
Repetita iuvant, ecco il programma di giovedì per cui è stato previsto un semplice anticipo di due ore. Si comincia infatti alle 12 con Halep vs Anisimova sullo Chatrier e Keys-Barty sul Lenglen. Non prima delle 14:30 i due quarti maschili della parte alta, Djokovic vs Zverev e Thiem-Khachanov.
Court Philippe Chatrier – ore 12
[3] S. Halep vs A. Anisimova
Non prima delle 14:30
[1] N Djokovic vs [5] A. Zverev
J. Chardy/F. Martin vs [3] J.S. Cabal/R. Farah
Court Suzanne-Lenglen – ore 12
[14] M. Keys vs [8] A. Barty
Non prima delle 14:30
[4] D. Thiem vs [10] K. Khachanov
K. Krawietz/A. Mies vs G. Pella/D. Schwartzman
Court 14 – inizio ore 10:30
secondo match – [1] L. Musetti vs P. Makk
quarto match – [1] L. Musetti o P. Makk vs [10] M. Damm o [5] TA. Tirante
Court 11 – inizio ore 10:30
F. Cobolli vs [2] J. Forejitek
DECISIONE CORRETTA? – Deve esserci qualcosa di particolarmente sfortunato nel terzo giorno della settimana, se è vero che dopo il mercoledì nero di Roma – era il 15 maggio, e la pioggia impedì lo svolgimento di tutti gli incontri – anche l’anima tennistica di Parigi s’avvizzisce attorno a un mercoledì di pioggia battente. Certo per gli organizzatori di uno Slam, che hanno a disposizione una finestra temporale molto più ampia per riprogrammare gli incontri, ovviare a un problema di questo tipo è più semplice. Resta il fatto che la scelta dell’ordine di gioco delle quattro giornate di torneo che restano, giovedì, venerdì, sabato e domenica, potrà avere effetti piuttosto rilevanti sull’equilibrio dei due tornei.
Al maschile non c’era troppo da inventarsi: non era previsto che il giovedì ci fossero incontri maschili, invece si disputeranno i due quarti rinviati oggi. Certo chi uscirà vincitore dalle sfide Djokovic-Zverev e Thiem-Khachanov dovrà rinunciare al giorno di riposo tra quarti di finale e semifinale, sebbene ne abbia ricevuto in dote uno in più del previsto tra ottavi e quarti, mentre Federer e Nadal potranno ricaricare le batterie per quasi 48 ore prima di sfidarsi. Ma non c’era molto che si potesse fare per evitarlo.
Al femminile c’erano un paio di ipotesi in più, anche se piuttosto remote. Quella di mantenere le due semifinali al giovedì assieme ai due quarti da recuperare, costringendo così al doppio impegno le giocatrici della parte alta del tabellone ma con il vantaggio di ripristinare il giorno di riposo tra semifinale e finale. O quella di spostare la finale femminile alla domenica, così da ottenere lo stesso effetto. Il torneo ha invece deciso di rinviare entrambe le semifinali dal giovedì al venerdì per fare spazio al recupero dei due quarti di finale (Halep-Anisimova e Keys-Barty), ma così facendo costringerà la finalista della parte alta del tabellone a giocare per tre giorni di fila.
Uno svantaggio riconosciuto dallo stesso Guy Forget, direttore del torneo, presentatosi in conferenza stampa alle 17:30. “Alcune ragazze potrebbero dover giocare per tre giorni di fila. Innanzitutto, sarebbe un impegno molto complicato: molte tra loro potrebbero aver aspettato tutta la vita per giocare un match così importante, e trovarsi a giocare una partita così importante con altre due partite nelle gambe è molto difficile“. Un preambolo a cui Forget ha fatto seguire una considerazione relativa all’ipotesi di spostamento della finale femminile a domenica, a cui si riferisce come “qualcosa che potrebbe accadere. Se non avremo altra scelta, lo faremo”, sebbene sia fermo nel dire che “non è quello che ci auguriamo. Faremo il possibile affinché entrambe le finali si disputino secondo i piani“.
Il problema, e non si tratta di un problema trascurabile, è che le previsioni meteo per venerdì (giornata in cui dovrebbero disputarsi le quattro semifinali) sono pessime. Il programma di giovedì dovrebbe concludersi senza intoppi, ma per il giorno successivo è prevista ancora pioggia. È precisamente questa la circostanza a cui si riferisce Forget; non si dovesse giocare venerdì, o si dovesse giocare tanto poco da non concludere le semifinali, la circostanza renderebbe obbligatorio lo slittamento della finale femminile alla domenica e probabilmente aprirebbe un serrato dibattito sulla possibilità di spostare quella maschile al lunedì.
Anche in questo caso, Forget è sembrato possibilista, o per meglio dire realista rispetto ai rischi concreti proposti dal meteo. “Storicamente, possiamo far disputare la finale maschile di lunedì“. È successo nel 2012, quando la sospensione per pioggia della finale tra Djokovic e Nadal – e l’impossibilità di completare il match di domenica – indusse gli organizzatori a programmarne la conclusione il giorno successivo. Chissà che non si renda necessario ancora.
SEMIFINALI FEMMINILI IN CONTEMPORANEA? – Nella sua conferenza, Forget ha prospettato anche un’altra eventualità per cercare di regolarizzare il più possibile il torneo femminile. Sempre ammettendo che il meteo lo permetterà, e affinché le due semifinali femminili possano disputarsi in contemporanea – con una finale regolarmente programmata di sabato – l’organizzazione potrebbe scegliere di aprire le porte del Simonne-Mathieu e programmare una delle due semifinali lì.