da Parigi, il nostro inviato
Novak Djokovic entra in sala stampa dieci minuti dopo la fine del suo match contro Dominic Thiem. Lo speaker che ci racconta gli orari in cui i giocatori verranno, non ha il tempo di darci appuntamento. “Novak Djokovic is on his way to the main interview room”. La transumanza dei cronisti si compie in un istante.
“Chiudiamola presto questa agonia”, avrà pensato il serbo. Dopo viene la parte migliore, in particolare se prima c’è stata una sconfitta. Doccia e massaggi, un pasto senza glutine, un abbraccio dei familiari: perché dedicarsi prima a queste cose, perderne il sapore per ripiombare nella sconfitta davanti ai giornalisti? Prima domanda: la più attesa.
Puoi darci la tua versione su quanto accaduto ieri ? A che ora sei andato via? Novak se l’aspettava.
Non so a che ora me ne sia andato… quando hanno annunciato l’annullamento degli incontri nella giornata.
Sconfitta dura per te.
Complimenti a Dominic. Ha giocato in modo formidabile, in particolare nei momenti importanti. Ha giocato degli slice eccellenti, ottimi passanti. È riuscito a rimettere sempre una palla di più in campo e sul finale ha giocato dei dritti molto potenti dal lato del vento. È stato più facile giocare quando siamo rientrati, c’era meno vento, ma dava sempre molto vantaggio giocando da un lato. Complimenti a lui. Gioca un tennis superbo. Ha dimostrato perché è uno dei migliori. Gli auguro il meglio per la finale.
Sappiamo perché eri qui in questo torneo…
C’è sempre qualcosa di più grande in gioco. Quando sei uno dei migliori al mondo, in un grande torneo… in questo caso non è stato differente dalle altre volte.
La tua concentrazione era diversa che in passato? Prima del break, c’era sorpresa tra gli spettatori per il fatto che tu non stessi giocando al meglio. Stavi rientrando nel match.
È stata una sfortuna. Ero 30-0, ho fatto doppio fallo. L’ho fatto rientrare in gioco, è stato un momento cruciale. E anche nell’ultimo gioco ero 30-15. Lui se lo merita, ha giocato buoni colpi. Mi ha messo in una posizione poco confortevole, ha potuto aprire il campo e piazzare un dritto vincente. Non penso di avere fatto dei grossi errori nel torneo. Il match era difficile. È un grande giocatore sulla terra battuta. E sì, le interruzioni mi hanno un po’ deconcentrato.
Le lenti a contatto nella giornata di ieri ti hanno infastidito con tutto quel vento e la pioggia ? Non so se eri al tuo miglior livello…
Quando si gioca in un uragano, è difficile essere al meglio. Occorre tentare di sopravvivere a queste condizioni, cercare di difendere il servizio e tentare di giocare una palla in più dell’avversario. Era la sensazione che avevo ieri. Ho giocato un tennis super in tutta la stagione sulla terra battuta. Non ho perso un set prima della semifinale. Giocando contro Dominic non potevo aspettarmi di fare qualcosa di sensazionale, puoi solo sperare di vincere in tre set… Non cerco scuse o particolari ragioni per questa sconfitta. Se l’è preso, lo ha voluto.
Puoi confrontare le condizioni di ieri a quelle di oggi?
Ieri è stata una delle peggiori condizioni in cui abbia mai giocato. Non posso dire altro… oggi meglio, gli ultimi 5 o 6 game quando siamo rientrati.
Hai condiviso la decisione di sospendere il match ieri? Che ragioni ti hanno dato gli organizzatori?
Non lo so. Bisogna chiederlo a loro. (davvero lapidaria la risposta del serbo, ndr).
C’era troppo vento? Occorrerebbe una regola in questi casi?
Non ce ne sono. Quando ho chiesto al supervisor nel primo set, ha risposto che se non ci sono oggetti volanti per il campo va bene. Non sapevo che l’ombrello non fosse considerato tale. È la loro decisione. Conoscono il tennis meglio di noi.
Se avessi vinto quali sarebbero state le tue chance dopo questi 5 set in finale contro Nadal?
Non lo so, perché ho perso.
Giocherai un torneo prima di Wimbledon?
Non lo so, davvero non lo so.