A cinque mesi di distanza dall’ultima – commovente – volta, Andy Murray è pronto a rimettersi in gioco. Il campione scozzese farà il suo rientro nel torneo del Queen’s, ma non nel tabellone di singolare. Farà coppia con Feliciano Lopez nel torneo di doppio, un primo importante step per l’obiettivo che lui e tutto il mondo del tennis si augurano: il rientro in gioco in singolo.
L’intervento chirurgico a cui si è sottoposto subito dopo l’Australian Open ha rigenerato l’anca di Andy, ma non è ancora in grado di reggere una tale intensità. Quello che conta è che Andy Murray presto o tardi tornerà a disputare tornei in singolare. “Sono solo piccoli passi per il momento” ha dichiarato l’ex numero uno del mondo. “Mi sento bene, praticamente senza dolori e mi godo gli allenamenti migliorando col passare dei giorni. Non penso che quando finirà Wimbledon potrò subito giocare in singolare senza avere problemi. C’è ancora molto lavoro da fare”.
Oltre al torneo del Queen’s Murray ha in programma altri due tornei (di doppio) su erba, sperando di non avere problemi fisici. Sarà in campo anche a Eastbourne (forse di nuovo con Feliciano) e a Wimbledon, ma non ha ancora trovato il suo partner per i Championships: “Ho già chiesto a diversi giocatori, ma la scelta non è molto semplice per me. Ho parlato con chi avrebbe meno problemi in caso di una mia rinuncia, quindi non con gli specialisti del doppio. Per questo motivo ho abbandonato l’ipotesi di giocare con mio fratello Jamie, non vorrei corresse il rischio di restare senza un partner. Sarà difficile comunque giocarci contro se il tabellone lo determinerà, perché la mia priorità è il singolare ma penso anche alla carriera di mio fratello. In ogni caso proverei a vincere la partita! Per quanto riguarda Eastbourne, Feliciano non sa ancora se avrà una wildcard per Wimbledon. Se non la riceverà, dovrà fare le qualificazioni e non potrebbe giocare a Eastbourne con me”.
Ma al giorno d’oggi c’è una data stabilita in cui Murray potrà tornare a competere al 100%? Ovviamente no. Bob Bryan subì lo stesso intervento chirurgico dello scozzese, ma Bob gioca solamente il doppio, meno dispendioso, motivo per cui non si può utilizzare il suo precedente per stabilire una data del possibile rientro di Andy nel singolare. Si parla di US Open, ma il tre volte campione Slam non crede che tornerà competitivo in tempo per l’ultimo Major stagionale.
“Spero che entro la fine di quest’anno potrò di nuovo giocare in singolare. Non mi interessa fissare un limite temporale perché ora sto bene e non ho la necessità di giocare in singolo dopo Wimbledon o agli US Open. Se così fosse sarebbe fantastico, ma non credo sia questo il caso. Ci vorrà un po’ di più. Ho fatto allenamenti mirati al singolare poche volte. Mi sono allenato con Tiafoe la scorsa settimana a Wimbledon, ma non abbiamo giocato dei punti né scambi prolungati, solo esercizi”.