Rafael Nadal aveva appena compiuto 19 anni quando conquistò il suo primo titolo al Roland Garros, e con esso l’attenzione dell’intero mondo del tennis. Quel ragazzo dai capelli lunghi, stretti da una fascia candida, sprigionava potenza in ogni suo movimento. La Nike, che già aveva messo gli occhi su Nadal, pensò, per il suo esordio sulla terra rossa di Parigi, a un completo che in qualche modo potesse riflettere le caratteristiche di Rafa sul campo.
Così Nadal sfoggiò un pinocchietto bianco, abbastanza inusuale nel tennis, correlato da una maglia sui toni del verde, assolutamente senza maniche per sottolineare i muscoli scolpiti. Tale outfit divenne una costante per Rafa nei primi anni di carriera, e non solo a Parigi. La rivalità nascente con Roger Federer fu abilmente sottolineata dal marchio sportivo anche nel diverso stile pensato per i due giocatori.
Nei tre anni a seguire Nadal conquistò ancora il Roland Garros. Nike non cambiò la linea dei completi riservati al giovane campione, se non variando i colori. Nel 2006 infatti la maglia divenne azzurra, mentre il pinocchietto rimase candido. L’anno successivo, invece, i pantaloncini indossati da Nadal in Francia furono pensati in nero per poter abbinare a essi una maglia bianca con un inserto azzurro chiaro.
Il peggior outfit sfoggiato da Nadal nelle sue vittorie parigini fu però, senza dubbio alcuno, quello del 2008. I pantaloni, ancora al ginocchio, erano di un assurdo color kaki, che male si sposava con l’escalation di tonalità di verde riportata sulla maglia. Rafa anche quell’anno alzò al cielo il trofeo del torneo, ma non certo quello del buongusto.
Nadal dovette aspettare il 2010 per tornare sul trono di Parigi. I capelli di Rafa erano più corti e anche Nike si adeguò alla crescita dell’uomo e del giocatore optando per una maglietta più sobria, ovvero dotata di mezza manica, nella quale si mischiavano il blu, l’azzurro e il verde acido. Il 2010 fu l’ultima annata che vide Nadal indossare i pinocchietti, bianchi.
Dal 2011 infatti i pantaloncini di Rafa iniziarono ad accorciarsi, restando però candidi. Quell’anno la maglia era del colore del mare. Nel 2012 e 2013 continuò il dominio sulla terra rossa di Nadal. Nike pensò a due completi palindromi. Nel 2012 infatti Rafa abbinò al pantaloncino, di una lunghezza ormai classica, una maglia color ciliegia, mentre nel 2013 la maglia divenne totalmente bianca e il pantalone rosso. Forse i due outfit più riusciti tra quelli sfoggiati nella capitale francese.
Nel 2014 Nike invece abbandonò totalmente il bianco e pensò per Nadal a un pantalone grigio scuro e a una maglia davvero elegante, di un azzurro Tiffany. Quando 3 anni dopo, ovvero nel 2017, Rafa tornò a conquistare lo Slam francese, per la decima volta, era ormai un uomo. I capelli si erano fatti più radi, seppur la potenza sprigionata fosse la stessa di quel lontano 2005. Nike scelse allora una linea che evidenziasse la maturità raggiunta da Rafa: pantalone classico candido e maglia di un semplice blu elettrico. I colori del mare, elemento molto amato da Nadal stesso, rimasero una costante anche durante il Roland Garros 2018. I pantaloni blu erano abbinati a una maglia azzurra. Per il trionfo 2019 infine Nike dimenticò il mare e pensò al sole. Il pantaloncino, ormai davvero cortissimo, grigio portava inseriti dello stesso giallo della maglietta.
Le scarpe meritano una menzione particolare. Nike le ha, negli anni, personalizzate con il simbolo di Nadal, ovvero il toro stilizzato, e il nome riportato in lettere maiuscole. I colori sono sempre stati abbinati a quelli scelti per l’outfit. In occasione del torneo 2017 sulle scarpe fu disegnato anche un “9”, ovvero il numero di Roland Garros conquistati fino ad allora da Rafa, in attesa che Nadal lo trasformasse in quel “10” tanto atteso. Detto, fatto e numero riportato nel 2018 sul modello indossato a Parigi.
Nike insomma si è sbizzarrita nel vestire Nadal nei suoi dodici trionfi. Certo però, parafrasando Chanel, al Roland Garros lo stile cambia, ma il vincitore resta sempre, o quasi, lo stesso.