da Halle, il nostro inviato
Matteo Berrettini conquista il secondo turno di Halle (sarà derby azzurro con Seppi) battendo in due set tirati, sempre sul filo dell’equilibrio, la tds n.6 Nikoloz Basilashvili. Il georgiano, n.17 del mondo, ha offerto una resistenza ferrea, con un servizio efficace e un dritto molto esplosivo. Matteo, n. 22 da ieri, ha risposto con fondamentali superiori e maggiore solidità, mostrando inoltre recuperi in allungo davvero efficaci e spettacolari.
Quando il neocampione di Stoccarda e il vincitore di Pechino e Amburgo 2018 cominciano il match, il colpo d’occhio di pubblico è molto deludente, nonostante sia ampiamente terminato l’orario lavorativo e nel piccolo paese della Vestfalia il caldo torrido del match tra Seppi e Moraing ha fortunatamente lasciato il passo a un venticello frizzante e un clima molto gradevole. Nessuna sorpresa, perché fra pochi minuti, nel ben più imponente Centrale, sta per esordire Sua Maestà Roger Federer. Quando il Re dei Re, come lo chiamava Filo Volandri dopo l’exploit della carriera (la sua vittoria contro Roger a Roma 2007) e John Millman cominciano la loro partita, i fedelissimi di Berrettini e Basilashvili diventano ancora meno e faticano a superare il centinaio. All’angolo del ventitreenne romano c’è solo il tecnico FIT e coach Umberto Rianna, con cui il campione di Gstaad 2018 condivide le esultanze cercandone lo sguardo.
Sembra proprio il match degli irriducibili, quelli che preferiscono l’Italia a Federer. Non ci crederete, ma ne abbiamo trovati due proprio oggi sotto la canicola di Seppi-Moraing. Padre e figlio di Treviso, qui apposta per il torneo, non per lavoro o perché già erano in zona. In realtà il fanatico e patriottico è il padre, mentre il figlio sembra il sincero amatore poco informato e sequestrato dal genitore malato di tennis. Attempato, ma comunque più giovane di un anno del decano Direttore…. “Scanagatta? Ma certo, me lo ricordo benissimo ai tempi di Tele più con Tommasi, Clerici e Lombardi, ma ora quindi è online?”. Evidentemente è rimasto al tennis da tubo catodico, al punto che, dopo avergli spiegato l’esistenza di Ubitennis, ci chiede: “Allora anche su Ubitennis trasmettete il torneo di Halle?”. Meraviglioso, ma prima di lasciarci il nostro eroe d’altri tempi sentenzia: “Oggi Italia 2 vittorie su 2”. Fissato ma perfetto, chapeau!
Quanto a Berrettini, non deve essere stato facile per lui sfidare uno in completo bianco e perfetto per Wimbledon (con tanto di fascia in testa e polsini su entrambe le braccia), in un palcoscenico semivuoto mentre dal Centrale giungevano, regolarmente durante ogni pausa, le canzoni dance sparate a palla. Per un attimo, la piccola e tranquilla Halle sembrava la tennisticamente folle New York, dove i campi secondari vengono investiti dalla discoteca dell’Arthur Ashe. In realtà, l’azzurro non ha fatto caso né al deserto né alla dance, ormai è un professionista completo: “Avrei anche potuto giocare in un campo deserto, solo io e Nikoloz, non sarebbe cambiato nulla, anche se all’ingresso in campo mi ha fatto effetto passare dal tutto esaurito della finale di Stoccarda a qui”).
SEPPI FREDDO NELLA CANICOLA – Andreas Seppi supera il qualificato tedesco Moraing, ottimo servizio e basta, ma sull’erba e col caldo torrido dell’assolato campo 2 non è stata una passeggiata. L’avversario, n.223 del mondo, è stato sempre attaccato all’azzurro e i servizi hanno dominato il match. Seppi, oggi n.65 ATP, ha un po’ difettato in risposta, ma è stato quasi sempre superiore quando lo scambio andava oltre i quattro colpi e sempre nei momenti decisivi.
Sul finire di primo set, ha prima annullato una pesante palla break sul 4 pari 30-40 portando all’errore Moraing, poi nel gioco seguente ha piazzato lo scatto decisivo sul 30 pari, quando l’ennesimo gratuito di Mats (che con Wilander condivide solo il nome di battesimo) e un bel dritto in avanzamento gli hanno dato la prima partita. Intanto, durante il break sul 4-3 Seppi, nascosto tra gli spettatori che entrano ad occupare i posti di chi se ne va, scorgiamo Jannik Sinner mentre si accomoda nel seggiolino a sinistra di Max Sartori. Davanti a lui, dall’inizio del match, siede Michela, la deliziosa moglie di Andreas, in un abito rosso con motivi bianchi al contempo sportivo ed elegante.
Nel secondo parziale il mancino dal completo avveniristico (“Sembra un Avenger sul campo da tennis”, osserva il giovane nostro compatriota seduto al nostro fianco in tribuna) sale di livello e riduce i gratuiti abbastanza per arrivare al tie-break. Qui un dritto largo sul 3 pari, seguito da un ace e un servizio vincente di Seppi, danno all’ex kid di Caldaro 3 match-point. Il secondo è quello buono e il “Bravo Seppio!” di coach Max Sartori accompagna l’approdo al secondo turno del finalista 2015. Al secondo turno sfiderà Matteo Berrettini.
Risultati:
[1] R. Federer b. J. Millman 7-6(1) 6-3
[WC] J.W Tsonga b. B. Paire 6-4 7-5
R. Gasquet b. [WC] P. Gojowczyk 6-3 6-4
[7] R. Bautista Agut b. T. Fritz 7-6(10) 6-0
[4] B. Coric b. J. Munar 7-6(2) 6-3
[Q] S. Stakhovsky b. [WC] R. Molleker 3-6 7-6(6) 6-2
M. Berrettini b. [6] N. Basilashvili 6-4 6-4
[Q] A. Seppi b. [Q] M. Moraing 6-4 7-6(4)
J. Struff b. L. Djere 6-4 6-4
D. Goffin b. [8] G. Pella 6-1 6-1