dal nostro inviato a Londra
Londra e la pioggia non fanno rima, ma quasi: dopo due anni di sole il Queen’s Club torna un circolo bagnato e, purtroppo, senza tennis.
Colpa di un diluvio iniziato poco prima di mezzogiorno e proseguito senza interruzioni per l’intero pomeriggio, che ha costretto l’organizzazione dei Fever-Tree Championships a rinviare più volte l’inizio degli incontri e infine, giunta l’ora del tè, a cancellare ufficialmente l’intera giornata.
Si tratta appena della seconda volta negli ultimi 18 anni che il più antico torneo di tennis al mondo è costretto a fermarsi per un giorno a causa della pioggia: nel 2011 Andy Murray e Jo-Wilfried Tsonga furono costretti a giocare la finale al lunedì, mentre l’anno successivo l’inizio degli incontri fu rinviato al martedì.
Per i membri del circolo la giornata non è stata interamente buttata: dotati di accesso alla club house anche durante il torneo, hanno potuto sbirciare dalla balconata interna gli allenamenti al coperto di Cilic, Dimitrov, e Tsitsipas, più Murray in doppio con i gemelli Bryan (che per ingannare il tempo si sono anche cimentati al pianoforte). Per tutti gli altri spettatori è invece arrivata la semplice comunicazione del rimborso integrale.
Il programma di martedì passa quindi al mercoledì, con gli stessi dieci incontri di singolare, mentre il ritorno in campo di Murray in doppio slitterà al giovedì (giornata che ora vedrà disputarsi anche tutti gli ottavi di finale). Sempre che la pioggia non prosegua, come invece minaccia di fare.