dal nostro inviato a Londra
Non c’è tregua per il povero Juan Martin del Potro: anche quando le cose sembrano andare bene, spunta sempre fuori un nuovo (o vecchio) infortunio ad addolorare e preoccupare lui e i suoi tanti tifosi che lo seguono da casa o dalle tribune dei Fever-Tree Championships.
E pensare che Palito, alle tre di pomeriggio londinesi, era tra i pochi a potersi considerare baciati dalla fortuna: quando il diluvio è tornato a innaffiare il Queen’s Club lui aveva già superato, in due set più semplici del previsto, Denis Shapovalov, in grado di tenergli testa soltanto negli hot shot di dritto. Invece la scivolata involontaria sul prato del campo centrale, a due game dal successo, è andata ancora una volta a danneggiare il ginocchio destro del tandilense.
Si tratta proprio dello stesso ginocchio fratturato a Shanghai al termine dello scorso anno, che aveva impedito a Del Potro di disputare le Finals e aveva ridotto la sua stagione 2019, fino a maggio, alla singola apparizione nel torneino di Delray Beach. “Juan Martin ha terminato il suo incontro con un dolore e un gonfiore nel ginocchio“ ha annunciato il suo team sui social network, “nelle prossime ore si sottoporrà ad accertamenti medici per quantificare la gravità del danno”. In attesa di ulteriori notizie è già arrivato il forfait, che spedisce direttamente ai quarti di finale Feliciano Lopez, svelto a rimontare Fucsovics pochi istanti prima dell’arrivo della pioggia.
Cattiva sorte anche per Marco Cecchinato, più che altro al momento del sorteggio: Milos Raonic sull’erba era un avversario pessimo, e gli appena cinque game raccolti dal terzo azzurro del ranking ATP in poco più di un’ora lo hanno dimostrato. Cecchinato ha vissuto troppi turni di battuta complicati, non riuscendo invece ad essere quasi mai pericoloso in risposta (una sola palla break, annullata, e dodici ace subiti). Le oltre tre ore di attesa per scendere in campo, e l’incapacità di approfittare di un Raonic falloso eppure in grado di cavarsela sempre con la prima palla, hanno contribuito ad alimentare un nervosismo che Marco ha poi sfogato sulla racchetta, spaccandola sul delicato prato del piccolo campo 3 tra le occhiatacce del “corridoio” di spettatori e del preparatore atletico Umberto Ferrara, unico a seguirlo al Queen’s Club.
“Sono i primi giorni che sto giocando su erba, spero di arrivare a Wimbledon pronto“ ha detto Cecchinato al termine dell’incontro, già lanciato verso l’auto della transportation. “Sarà importante giocare un altro torneo“. Quel torneo sarà il Nature Valley International di Eastbourne, la prossima settimana: il palermitano ha ottenuto lì lo scorso anno le sue prime e finora uniche due vittorie su erba in carriera, e ci tornerà addirittura da testa di serie numero uno.
Si è invece interrotta la striscia positiva sul verde di Daniel Evans, che nelle ultime due settimane aveva vinto consecutivamente i tornei Challenger di Surbiton e Nottingham. migliorando il suo ranking di quasi venti posizioni (da 80 a 63). Il britannico, riconciliato finalmente con la federazione dopo una gioventù turbolenta e il ban per uso ricreativo di cocaina nel 2017, ha rimediato dalla sua wild card soltanto una sconfitta al primo turno contro Stan Wawrinka, inframezzata peraltro da un medical time out – nulla di grave, soltanto uno spavento – e da una lunga sospensione per pioggia. Il match tra i due monomani è stato interrotto sul 5-3 e servizio per lo svizzero, con il maltempo che ha tenuto entrambi fermi per quasi tre ore; Evans non è però riuscito a sfruttare la pausa per ribaltare la situazione, facendosi breakkare ancora poco dopo la ripresa del gioco.
Nonostante dal ritorno in campo in poi gli incontri fossero filati tutti in fretta, l’organizzazione ha deciso comunque di cancellare l’ultima parte del programma quando rimanevano ancora un paio di ore di luce. La decisione si è poi rivelata corretta: con Tsitsipas ed Edmund ancora nel bel mezzo del secondo set, dopo che il greco si era aggiudicato il primo e aveva quasi accecato un giudice di linea, l’acqua ha ricominciato a scrosciare dal cielo mandando definitivamente tutti a casa.
Al mercoledì sera dunque quattro giocatori – Dimitrov, Kyrgios, Auger-Aliassime, e il lucky loser Carballes-Baena, che ha sostituito Mannarino – sono ancora in attesa di giocare il primo turno. Per due di loro, più il vincente della sfida interrotta, giovedì sarà una giornata doppia.
Risultati:
[3] J.M. del Potro b. D. Shapovalov 7-5 6-4
[7] S. Wawrinka b. [WC] D. Evans 6-3 6-4
[1] S. Tsitsipas vs K. Edmund 6-3 3-3 sosp.
[WC] F. Lopez b. M. Fucsovics 6-7(4) 6-3 6-4
L. Pouille b. [WC] J. Clarke 7-6(2) 6-1
[6] M. Raonic b. M. Cecchinato 6-3 6-2
J. Chardy b. M. Kukushkin 6-1 6-3
[Q] A. Bedene b. A. De Minaur 3-6 6-4 6-4