Al termine del WTA di Birmingham il circuito femminile potrebbe avere una nuova numero uno. L’attuale regina del ranking Naomi Osaka ha giocato una pessima partita e ha perso contro Yulia Putintseva nel secondo round regalando alla campionessa del Roland Garros una chance di prendersi il primo posto della classifica. Quasi quaranta errori non forzati e forse un fastidio alla schiena per Naomi, irriconoscibile per la maggior parte del match. Il suo momento positivo è durato solo dieci minuti, all’inizio del secondo parziale dopo aver perso il primo (in cui Putintseva era in vantaggio 5-0).
Perso il break di vantaggio è poi crollata cedendo tre game consecutivi per il 6-3 finale in favore della kazaka, che ha firmato la vittoria più importante della sua carriera. A ogni cambio campo Osaka non si sedeva sulla panchina come è normale aspettarsi, bensì su un asciugamano appoggiato sull’erba inglese. Si spera che la sua scelta non sia dovuta a un problema fisico alle porte di Wimbledon.
Dovrà vincere il torneo Ashleigh Barty per prendersi il numero uno del ranking WTA. L’australiana ha vinto un match per nulla semplice contro la statunitense Jennifer Brady, semifinalista una settimana fa a Nottingham. Nel momento migliore di Barty la pioggia ha costretto le giocatrici a una lunga pausa, ma una volta tornate in campo la campionessa del Roland Garros ha continuato a dominare il gioco e ha chiuso l’incontro un meno di un’ora.
Risultati:
Y. Putintseva b. [1] N. Osaka 6-2 6-3
[2] A. Barty b. J. Brady 6-3 6-1
[8] J. Goerges b. E. Rodina 6-4 6-3
[WC] V. Williams b. [6] Q. Wang 6-3 6-2
Nel clima più mite delle isole Baleari, è durata pochissimo la sfida acclamata tra campionesse di Wimbledon. La numero uno del tabellone Angie Kerber non ha avuto problemi a sbarazzarsi di una fallosissima Maria Sharapova, sconfitta 6-2 6-3 in un’ora e mezzo. Nel loro unico precedente su erba l’aveva spuntata Kerber nel 2014, con un tiratissimo 7-6 4-6 6-4. Stavolta la supremazia della detentrice del titolo ai Championships è stata evidente già in apertura di partita, quando guadagna subito un break che destabilizza Sharapova.
La sua seconda di servizio è quasi una garanzia di punto per la regolarissima Kerber, che al termine del match fa segnare appena cinque errori non forzati contro i 31 della rientrante Sharapova. Rimangono comunque dei piccoli segnali positivi per la russa in vista di Wimbledon: ha lasciato ferma Kerber tirando dei vincenti di alta qualità e ha portato gran parte dei game ai vantaggi, in cui tendenzialmente ha la meglio la giocatrice più in fiducia e non quella che gioca la sua seconda partita da gennaio.
Dopo lo spauracchio del primo round Amanda Anisimova non ha avuto problemi a battere Alizé Cornet in 75 minuti di gioco. Nei quarti di finale dovrà vedersela con Belinda Bencic che l’ha spuntata al terzo grazie al ritiro di Shelby Rogers.
Risultati:
[3] B. Bencic b. [Q] S. Rogers 5-7 6-3 3-1 rit.
[5] A. Anisimova b. A. Cornet 6-2 6-4
[1] A. Kerber b. [WC] M. Sharapova 6-2 6-3
[6] C. Garcia b. [WC] P. Badosa 6-2 6-7(1) 6-3