dal nostro inviato ad Halle
[1] R. Federer b. [7] R. Bautista Agut 6-3 4-6 6-4
Dopo due match davvero entusiasmanti (la bella vittoria di Berrettini su Khachanov e la meravigliosa sfida Zverev-Goffin, vinta dal ritrovato belga), il pubblico di Halle rimane deluso dal match di Federer, ma può tirare un sospiro di sollievo. Prova da 5 meno, ma Mister 20 Major la sfanga anche stavolta contro un Bautista Agut davvero brillante, ma imperdonabilmente sparito dal campo quando doveva servire per stare nel match, sul 5-4 Federer, perché terrorizzato di rovinare tutto nel giro di tre colpi.
È stato proprio così, tre gratuiti, uno di dritto e due di rovescio hanno buttato crudelmente alle ortiche una prova sontuosa del n.20 ATP. Tantissimi, davvero una caterva, gli errori del campione di 9 Halle e 8 Wimbledon coi due fondamentali: dritto spesso in rete, rovescio spesso lungo. Ovviamente ci sono stati anche grandi colpi, ma anche errori grossolani. Domani la semifinale sarà contro un avversario ancora diverso, quel Pierre-Hugues Herbert che si è giovato del ritiro di Borna Coric. Che Federer vedremo dunque in semifinale?
Sono le 18:10 ad Halle (e anche in Italia) quando Roger Federer e Roberto Bautista Agut fanno il loro ingresso nel gremito Gerry Weber Stadion, sotto un cielo sereno, una temperatura perfetta e una ventilazione impercettibile. Il campione di Doha (che quest’anno ha fatto quarti a Melbourne) parte molto contratto e omaggia Federer di un break a zero, che ringrazia e servendo bene arriva liscio liscio al 5-3, quando alla seconda pallabreak chiude dopo soli 28 minuti il primo set 6-3. Sembra un match senza storia, ma mai dare per morto uno spagnolo su un campo da tennis (specie se è in Top 30 da più di 5 anni, ossia dal maggio 2014), anche se non c’è la terra battuta.
Il secondo set vede un’alternanza di noia, errori, qualche scambio molto bello e niente più. No, una cosa in più c’è e non è da poco: break di Bautista Agut, che nel terzo game costringe un fallosissimo Federer ad annullare due palle break prima di capitolare alla terza, quando il dritto in uscita dal servizio termina largo. La tds n.1 resta attaccato all’avversario, ma la sonnolenza sta bussando sempre più forte alle porte dello Stadion. È in questo momento che il deejay dello stadio rivela origini non proprio teutoniche, se è vero che manda “wake me up Before you go-go” (evidentemente certo del professionismo dei giocatori, troppo concentrati per riconoscere il pezzo e farsi due domande). Bautista mantiene un livello molto buono, solido e potente, e chiude il set al secondo set-point (il primo era stato annullato da un bel chip&charge di Federer).
In apertura di terzo set il bruttissimo Federer odierno deve annullare due palle break con due serve&volley, poi ne spreca lui due e il secondo grida davvero vendetta: Roger comodo per sparare un lungo linea vincente, ma sparacchia il dritto in rete. Due giochi più tardi, l’ottima prestazione di Bautista Agut, solidità, gran dritto e anche qualche bella giocata di fino, viene mortificata da tre errori che difficilmente dimenticherà. Non poteva aver occasione migliore di battere Federer, questo oggetto del mistero che dopo due prestazioni deludenti (all’esordio e oggi) e una bella partita con Tsonga ieri, si candida a Kafka di lusso del torneo di Halle.
Risultati:
[1] R. Federer b. [7] R. Bautista Agut 6-3 4-6 6-4
P-H. Herbert b. [4] B. Coric 7-5 rit.
M. Berrettini b. [3] K. Khachanov 6-2 7-6(4)
D. Goffin b. [2] A. Zverev 3-6 6-1 7-6(3)