Conclusione al foto-finish per l’Ilkley Trophy 2019, il torneo Challenger che da cinque anni si disputa nella cittadina del West Yorkshire in contemporanea agli ATP 500 di Londra Queen’s e Halle. In una finale equilibratissima, durata un’ora e 49 minuti, il venticinquenne tedesco Dominik Koepfer, n. 167 della classifica mondiale, ha sconfitto per 3-6, 6-3, 7-6(5) l’austriaco Dennis Novak, testa di serie n.9 del torneo, che nel corso della settimana aveva posto fine all’avventura della wild card locale Paul Jubb, diciannovenne originario di York (come Kyle Edmund) salito alla ribalta delle cronache tenniste in Inghilterra per essere diventato il primo britannico a vincere il titolo universitario NCAA negli Stati Uniti.
Dopo un primo set vinto piuttosto agevolmente rimediando ad un’inizio di peste (break subito in apertura e primi sette punti andati all’avversario), Novak non è riuscito a piazzare l’allungo vincente all’inizio del secondo parziale, quando non è riuscito a convertite ben sei palle break nei primi tre turni di servizio di Koepfer, il quale si è molto spesso affidato allo slice esterno “mancino” da sinistra, mettendo in grande difficoltà la risposta dell’austriaco. Durante il suo turno di battuta sul 3-4 Novak prima si è fatto prendere il tempo su un paio di risposte, non riuscendo ad organizzare passanti accettabili, poi ha regalato il break decisivo al suo avversario con due errori gratuiti molto gravi negli scambi da fondo. Sembrava però un incidente di percorso, perché Novak pareva comunque in controllo del gioco, soprattutto nei suoi turni di servizio, e riusciva a fare parecchi danni sulla seconda di Koepfer (5 su 20 per il tedesco nei primi sue set).
La prima grossa chance per Novak arrivava sull’1-0, quando si procurava due palle break sul 15-40 ma non riusciva a rispondere alle curve mancine di Koepfer. L’austriaco riusciva a rimediare a un paio di disastri in cui incappava sul 3-3 annullando tre palle break grazie a un paio di buoni servizi e a una maggiore solidità sulla diagonale “destra” che insisteva sul rovescio di Koepfer. Il pubblico da tutto esaurito arrivato a Ilkley da quasi tutto il Nord dell’Inghilterra apprezzava lo spettacolo, reso ancora più imprevedibile dalle folate di vento che rendevano ancora meno efficace il tiepido sole che riusciva a portare la temperatura appena sopra ai 15 gradi. La vera occasione per Novak arrivava sul 5-4, quando andava subito 0-30, si procurava un match point sul 30-40 dopo un lungo scambio, ma poi non riusciva a rispondere allo slice esterno di Koepfer. Il tie-break decisivo rimaneva in equilibrio fino alla fine, fino a che sul 5-6 Novak metteva in corridoio un diritto anomalo, sfogando poi la sua rabbia sulla pallina, scagliata nel fiume Wharfe che scorre dietro il centrale, e sulla sua racchetta, piegata a metà “à la Wawrinka”.
La vittoria nell’Ilkley Trophy procura a Koepfer non soltanto i €18.290 del primo premio, ma anche la wild card per il tabellone principale di Wimbledon, come tradizione per tutti i vincitori di questo torneo, e con essa le almeno 45.000 sterline spettanti agli sconfitti al primo turno dei Championships. “All’inizio del match era lui in controllo – ha detto un felicissimo Koepfer dopo la vittoria – poi sono riuscito a trovare un modo per girare la partita e alla fine poteva andare da una parte o dall’altra, e sono stato fortunato”. La wild card per Wimbledon era ben presente nella mente del tedesco, che però vive ormai stabilmente a Tampa, in Florida, e per tutta la settimana ha girato per il club indossando gli indumenti della Saddlebrook Academy: “Lo scorso anno a Wimbledon ho perso 7-5 al terzo dell’ultimo turno di qualificazioni, quest’anno riuscirò finalmente a giocare nel tabellone principale di uno Slam per la prima volta. Questa sera andrò a Londra, dove ho prenotato un Airbnb per la settimana prossima, pensando di dover giocare le qualificazioni. Potrò invece dedicarmi all’allenamento e al recupero, pronto a giocare a Wimbledon”.
Oltre alla sua prima vittoria in un torneo Challenger, Koepfer guadagna 35 posizioni nella classifica ATP salendo al numero 132, suo personale best ranking. Anche il suo avversario Novak ritocca la sua miglior classifica in carriera arrampicandosi fino al n. 104, ma fallisce l’ingresso nei Top 100 che invece avrebbe raggiunto se avesse trasformato il match point avuto. Ora deve andare a Roehampton a giocarsi le qualificazioni che lo scorso anno superò brillantemente, raggiungendo poi il terzo turno del tabellone principale sconfitto solamente in quattro set da Milos Raonic.