È finito con una sconfitta il match del ritorno sul rettangolo di gioco di Camila Giorgi, assente dal tour addirittura da tre mesi, essendo l’ultima apparizione verificatasi in marzo nel primo turno del Miami Open ceduto a Tatjana Maria. Sconfitta un po’ meno amara di quanto si sarebbe potuto prevedere osservando la prima ora di una partita cominciata in maniera inquietante, protrattasi grazie alla non scontata grinta messa sulla bilancia dalla giocatrice da Macerata e conclusasi con esito sfavorevole anche a causa della desuetudine a maratone tanto dispendiose.
Come detto, s’era messa malissimo, e il comeback di Giorgi sembrava destinato a esaurirsi in una cinquantina di minuti affogati in un mare di doppi falli ed errori non forzati di macroscopica fattezza. Prostrata da un servizio da incubo (alla fine i punti regalati con il doppio errore saranno persino sedici, pari a quattro bei game omaggio), l’ex ventisei WTA nella prima frazione ha subito quattro break consecutivi, non riuscendo a emendare la vistosissima lacuna nei disordinati turni in risposta.
Sottomessa dai tagli variabilissimi della quadrumane di Taipei e impossibilitata ad appoggiarsi sulle palle spesso senza peso da quest’ultima proposte, Camila è finita sotto anche nel secondo, con doccia già aperta sulle due possibilità per il due a cinque avute da Hsieh. Ma all’improvviso, fatto non scontato consideratone il carattere insondabile, Giorgi ha rifiutato la sconfitta cambiando faccia in risposta e nello scambio, pur continuando a soffrire in battuta.
Hsieh, ormai pregustante il meritato riposo dopo il repentino viaggio da Birmingham dove giusto ieri ha giocato la finale del doppio insieme a Barbora Strycova, s’è vista tirata di nuovo nel mezzo della battaglia e non è riuscita a far argine al parziale di cinque game in fila con cui Camila ha forzato il set decisivo. Qui è divampata la guerra vera e propria: salvato il gioco del possibile zero a due durato quattordici punti annullando tre palle break consecutive, Giorgi ha addirittura messo la testa avanti sul tre a due facendo breccia nel servizio di Hsieh.
L’incapacità di confermare il break nel gioco successivo ha tuttavia esacerbato l’immane stanchezza accumulata da un’atleta ferma da troppo tempo, di lì a poco piantata in asso dalle gambe e incapace di reggere l’urto nello sprint finale. Hsieh affronterà Halep nel secondo turno, mentre Camila proverà ad affinare al volo una condizione imperfetta in vista del fondamentale Wimbledon prossimo venturo, quando dovrà difendere l’unico quarto Slam della carriera.
Detto delle comode vittorie messe in cascina dalla neo signora Lee Caroline Wozniacki, da Marketa Vondrousova e da Aliona Ostapenko, il breve focus alternativo di giornata lo dedichiamo a Suarez Navarro-Zidansek, incontro finito nelle mani della slovena che ha così conquistato la prima vittoria in carriera in un main draw sull’erba. Partita dall’andamento bizzarro anzichenò: perso il primo avendo sprecato un vantaggio di quattro a due, Zidansek ha vinto secondo e terzo rimontando prima da tre a cinque, poi da due a cinque. Strana faccenda il tennis.
Risultati, primo turno:
Y. Putintseva b. D.R. Collins 5-0 rit.
O. Jabeur b. E. Rodina 1-6 7-6(3) 7-5
[13] M. Vondrousova b. S. Zheng 6-2 6-3
J. Ostapenko b. M. Buzarnescu 6-4 6-4
T. Zidansek b. C. Suarez Navarro 4-6 7-5 7-5
S-W. Hsieh b. C. Giorgi 6-3 4-6 6-4
[LL] D. Gavrilova b. [LL] V. Golubic 6-0 6-7(2) 7-6(6)
[11] C. Wozniacki b. K. Flipkens 6-3 6-4
L. Tsurenko vs [LL] Z. Diyas
[Q] P. Hercog vs B. Strycova
[Q] V. Kudermetova vs [10] B. Bencic
[Q] S. Stosur vs S. Kenin
Secondo turno:
[2] Ka. Pliskova b. M. Gasparyan 6-3 6-3
Il tabellone completo