Torna nel mirino il meccanismo di assegnazione delle teste di serie a Wimbledon, unico dei quattro Slam che non si basa esclusivamente ranking. L’attacco al meccanismo di calcolo arriva da Rafael Nadal, in un’intervista concessa alla tv spagnola Movistar. “Siamo alle solite, è l’unico torneo che sul seeding fa un po’ quel che vuole. Io so che dovrò dare il meglio di me a prescindere da come entro in tabellone, ma non mi sembra giusto che sia soltanto Wimbledon a regolarsi così. Non viene rispettato lo status che i giocatori guadagnano durante la stagione“.
L’artificio, meglio conosciuto come algoritmo verde, è ben noto: il ranking pre sorteggio viene corretto da un indicatore algebrico basato sui risultati conquistati su erba nelle ultime due stagioni (punti ATP al 24 giugno + il 100% dei punti conquistati su erba negli ultimi 12 mesi + il 75% dei punti del miglior risultato su erba nei 12 mesi precedenti). Nadal, numero due del mondo, sarà di conseguenza tre del seeding nello Slam londinese, con la prospettiva di incontrare il numero uno Novak Djokovic al penultimo atto (e sarebbe un fresco deja vu).
L’algoritmo, in sostanza, ha regalato a Roger Federer il sorpasso sullo spagnolo. Ma lo svizzero – fresco di successo ad Halle – è sembrato non farsi travolgere dalla questione. “Ok, evito Djokovic in semifinale, ma potrebbe non esserci tutta questa differenza se dovessi trovare Nadal“, il senso di una polemica dribblata. Diversa invece l’opinione di Djokovic, che all’agenzia Reuters si dichiarato sorpreso dalla decisione degli organizzatori: “La regola è quella e va rispettata ma onestamente è un po’ sorprendente. Roger è il migliore di sempre e a Wimbledon ha vinto più di chiunque altro, se c’è un tennista che merita quella posizione è proprio lui. Ma allo stesso tempo il giocatore a cui toglie la seconda testa di serie è Nadal, quindi è sorprendente, ad essere onesti“.
Lanciandosi nelle previsioni, Nadal ha parlato di “un torneo diverso da tutti gli altri, con maggiori possibilità che venga fuori una sorpresa da parte di giovani che stanno giocando bene, anche se Roger e Nole restano i principali candidati alla vittoria“. Mercoledì 26 giugno, nella giornata in cui il seeding verrà ufficializzato (mentre i sorteggi sono in programma venerdì alle 11), lo spagnolo sarà di scena come di consueto nell’esibizione di Hurlingham, avversari di turno Marin Cilic e Lucas Pouille.
La sua storia ai Championships, da due volte campione (l’ultima nel 2010) riparte – come accennato – proprio dall’epica semifinale di un anno fa contro Djokovic. Una battaglia spalmata su due giorni, che ha ispirato uno dei cambiamenti regolamentari più significativi per l’edizione che sta per cominciare: i match sospesi alle 23 con il tetto chiuso verranno ripresi il giorno seguente in modalità outdoor, salvo condizioni meteo particolarmente inclementi.