Dopo l’emozionante sfida vinta da Nadal in quattro set, il primo a presentarsi in conferenza stampa è Nick Kyrgios, pochi minuti dopo la stretta di mano freddina ma neanche troppo bellicosa dopo le ostilità offerte dal pre-partita e della partita stessa. “Pensi che avresti giocato meglio se non fossi andato al pub ieri sera?”, gli chiedono subito; l’australiano risponde con un secco ‘no’. “Rafa gioca bene” – comincia Nick – quando spara il dritto è durissima; è stato un bel match, due tie-break, lui era on fire. So di cosa sono capace ma dipende anche da tante altre cose. Devo essere più professionale per poter competere per vincere Slam, non riesco a fare la vita che fanno Roger, Rafa e Novak”. Poi si rivolge a qualcuno in sala stampa: “Ehi tu, eri al pub ieri sera!“, interrompendo la disamina tattica che riprenderà poco dopo, persino in modo lucido. “Contro Rafa è difficile servire da sinistra, lui si posiziona come volesse invitarti a servire esterno, a quel punto tu lo sai e se te la senti puoi provare a fare serve&volley. Io l’ho fatto anche bene oggi qualche volta, ma lui risponde benissimo”.
L’ambiente si scalda poco dopo. “L’arbitro oggi è stato terribile: io servivo, Rafa diceva stop, ma la regola è che lui deve essere pronto, e l’arbitro non ha fatto quello che doveva, ma certamente non ho perso per questo”. Sull’episodio della pallata addosso allo spagnolo, Nick non vuole sentire alcuna ramanzina: “Quando gli è arrivato il passante addosso, perché avrei dovuto scusarmi? Quanti Slam ha vinto, quanti soldi ha guadagnato, e non può prendersi una pallata nel petto se capita?“. Per il rivale c’è però anche qualche parola al miele, sebbene centellinata. “Di Rafa ammiro l’abilità di giocare ogni singolo punto con la stessa intensità, e poi probabilmente dopo Federer è il migliore con la combinazione servizio-dritto“.
Torna poi la spavalderia, a quanto pare poco – o per nulla – scalfita dalla sconfitta subita sul campo. “Non ho un coach, non mi alleno in palestra, eppure sono capace di andare là fuori e giocarmela con uno dei migliori del mondo. Ho solo 24 anni, non lo so come mi piacerebbe essere ricordato, è troppo presto per pensarci”. Non solo spavalderia ma anche ilarità quando, ridendo praticamente in faccia al direttore Scanagatta, Nick si produce una dichiarazione piuttosto sorprendente visti i suoi trascorsi con i media: “Amo fare le conferenze stampa, voi siete i migliori, mi trattate sempre così bene!“.
Se il riferimento a Murray – “L’ho visto nello spogliatoio, è stato bello rivederlo in campo” – tradisce tutta l’ammirazione e l’amicizia per il giocatore britannico di cui eravamo ampiamente a conoscenza, stupisce di più la difesa del connazionale Tomic con il quale tempo fa aveva pesantemente litigato in Coppa Davis. L’australiano è stato multato dell’intero montepremi per scarso impegno dopo il primo turno perso in appena 58 minuti contro Tsonga, e Kyrgios la pensa così: “Sono stati severi, lui è un gran giocatore. Non sono d’accordo su una multa così cara, ha giocato tutto l’anno per essere qua“.