da Londra, il nostro inviato
Stavolta Bernard Tomic non l’ha passata liscia. E deve avergli davvero fatto male essere multato di un ammontare pari al prize-money del primo turno, visto che ha ripetutamente dichiarato che lui a tennis gioca per i soldi. Clamorose furono le dichiarazioni del 2017 che scandalizzarono i puritani dei Championship’s e non solo
L’ufficio del “Referee” di Wimbledon ha valutato come non adeguato l’impegno profuso dall’australiano nel match perso in 58 minuti da Jo-Wilfried Tsonga per 6-2 6-1 6-4 (seconda partita al meglio dei 5 set più breve degli ultimi 20 anni qui ai Championships, dopo Federer-Falla del 2004, che durò 54 minuti), ed è arrivata una signora stangata. 50.000 euro abbondanti di sanzione sono il massimo possibile nel caso in questione, un precedente in questo senso è stata la multa altrettanto salata comminata dal Roland Garros quest’anno ad Anna Tatishvili (che prese 6-0 6-1 da Maria Sakkari al primo turno, dopo essersi presentata a Parigi in condizioni inaccattabili, grazie al ranking protetto). Il messaggio a Bernard è chiaro. Chissà se verrà recepito.