da Londra, il direttore
Non sono per nulla d’accordo. E sono invece pienamente d’accordo con Kyrgios, che ha detto:
1) “Tsonga è un giocatore incredibile“ (e Tomic che ci perde e facendo 7 games ci sta. Nota di UBS).
2) “Per il modo in cui gioca Tomic, che sembra a volte un po’ lento, gioca un tennis meno aggressivo, può essere che non dia l’impressione di essere uno che si batte come… un Carreno Busta o uno così. Chi lo multa si persuade che lui non si batta. Non sono d’accordo sul fatto che gli tolgano tutto il prizemoney. Si era guadagnato il diritto a essere nel tabellone. Ha giocato tutto l’anno. Ha vinto ovviamente abbastanza da poter partecipare al torneo più prestigioso del mondo. Portargli via tutto il prizemoney… penso che sia assurdo. Spero solo che Bernard abbia ragione”.
E io penso che quando ci si crea una cattiva reputazione si trova sempre dei bacchettoni perbenisti che si ergono a fustigatori dei costumi, senza avere necessariamente cognizione di causa. Tomic ha avuto in passato atteggiamenti disdicevoli e Luca Baldissera nel suo articolo li ha ricordati con un link, ma un giocatore che affronta un finalista di Wimbledon come Tsonga e che comunque raccoglie sette games, non può aver fatto così volutamente schifo da doverlo multare con il completo sequestro della borsa.
Tomic è un tennista anomalo. Ma se non ha insultato e irriso nessuno, ha comunque dato spettacolo a chi aveva pagato il biglietto. E non è stato tutto da buttar via, nonostante i 58 minuti di durata della partita. Gli inglesi spesso esagerano nel voler applicare regole che non sono oggettivamente certificabili.