Coco Gauff sopravvive a due match point e continua la sua incredibile avventura a Wimbledon, al termine di una partita che ha coinvolto il pubblico del Centre Court come mai in questa edizione dei Championships.
Ogni volta volta che Gauff scende in campo riesce a prendersi il centro dell’attenzione. Al primo turno per la curiosità suscitata dalla differenza di età con la sua “alter ego” Venus Williams. Al secondo turno per la qualità di tennis proposta contro Rybarikova. Al terzo turno per avere offerto un match che è iniziato come una partita di scacchi e che poi ha finito per travolgere di emozioni gli spettatori.
Il Centre Court accoglie l’ultimo match di giornata con l’abito delle grandi occasioni: molto vicino al tutto esaurito, royal box incluso. Pronti via, e subito, dopo pochi scambi, si capisce che si assisterà a un match differente dalle attese. Contro Venus, Gauff ha dimostrato di saper reggere il confronto di ritmo e di potenza, contro Rybarikova si è districata fa le variazioni tecniche di una “vecchia volpe” dell’erba come Magdalena.
Questa volta deve affrontare una giocatrice profondamente asimmetrica: con un dritto davvero pesante e un rovescio interlocutorio, quasi sempre slice a una mano. E a sorpresa Coco comincia subito il confronto con palle lavorate, slice o senza peso (a volte anche di dritto), che insistono sul lato debole della sua avversaria.
Prima del match aveva dichiarato di non conoscere molto Hercog, ma che il suo team l’avrebbe aiutata ad affrontarla. E i risultati si vedono. Abbiamo un match completamente incentrato sulla tattica, con Gauff che spesso addormenta la palla, ed evita quasi sempre i rimbalzi alti con l’obiettivo di impedire a Hercog di spingere con il dritto.
Insomma: è una Gauff in versione “scacchista”, e per una quindicenne è davvero una sorpresa. Fa una certa impressione vedere due tenniste capaci di produrre vincenti a 130-140 orari che giocano a imbrigliarsi a vicenda, producendo scambi super-tattici con la palla che accarezza la rete a basse velocità.
Si procede senza palle break sino al settimo gioco, fino a che Herzog (sul 40-40 servizio Gauff) fa improvvisamente ricorso a una accelerazione di rovescio in topspin. Un colpo che usa molto raramente perchè instabile, ma questa volta le riesce alla perfezione e grazie a questa soluzione si procura una palla break. Convertita dopo un lungo scambio a colpi di pesanti dritti incrociati alternati a slice. È un dritto lungolinea che atterra sulla riga a darle il punto del 4-3 e servizio. Hercog si è come liberata dalla ragnatela tattica del match e lo conferma con un game di servizio vinto a zero grazie a prime molto potenti: 5-3 per lei. Per Coco il contraccolpo è pesante. Gioca un game con due doppi falli e cede nuovamente la battuta, questa volta addirittura a zero. 6-3 Hercog in 36 minuti.
Secondo set. Si ricomincia come nel finale del primo: Polona sembra essere riuscita a disincagliarsi dall’impostazione di un match tutto in trattenuta, sempre più spesso libera il suo dritto in topspin (anche quello anomalo dall’angolo sinistro) e questo fa la differenza. Per salire 2-0 approfitta però di un errore clamoroso di Gauff, che spara in rete un dritto che avrebbe invece dovuto essere definitivo su una parabola corta e alta. E’ un problema tecnico che si era notato in altre fasi del match e a cui andrà incontro anche più avanti: la tendenza di Gauff ad aspettare troppo la palla quando la sua avversaria in fase difensiva ricorre a parabole alte e morbide. Quando Hercog tiene a 15 la battuta la situazione per Coco comincia a farsi quasi disperata. 6-3, 3-0 per Polona, che ha vinto consecutivamente gli ultimi sei game
Finalmente Gauff si rimette in carreggiata, torna a macinare gioco e a tenere i suoi turni di battuta. Ma sul 2-5 deve servire per stare nel match e le cose si complicano. Un nastro “sloveno” e una scivolata durante lo scambio la portano a dover affrontare un match point: salvato con un rovescio slice velenosissimo, che muore senza rimbalzo prima che Hercog abbia il tempo di agganciarlo.
La conclusione è dunque rimandata, e sul 6-3, 5-3 Polona è chiamata a servire per chiudere la partita. Si gioca forse il game più intenso della partita, con un paio di grandi scambi. Poi però grazie a un ace Hercog si procura un nuovo match point (il secondo); ma con un doppio fallo lo vanifica. E’ una accelerazione di dritto che procura a Gauff la prima palla break di tutto il match. Ma ne occorrerà una seconda per riuscire a salire sul 4-5 e riaprire una partita che sembrava ormai quasi in archivio. Lo stadio, compattamente dalla parte della più giovane, esplode. E Coco sull’onda dell’entusiasmo sale 5 pari. Tutto completamente riaperto.
La decisione arriva al tiebreak. Dopo una lunga fase di partita dominata dalla tattica, ora è la componente emotiva che diventa fondamentale. Gauff sale 6-5, set point: ma manda fuori di un palmo il lugolinea con cui prova a uscire dal confronto sulla diagonale dei rovesci slice. Di nuovo un rovescio (questa volta incrociato) lungo di un niente, vanifica il secondo set point. Occorrerà un terzo set point, vinto al termine di un palleggio estenuante, rovescio contro rovescio, a decretare la parità: 7-6 Gauff (9-7 nel tiebreak) in 70 minuti.
Terzo set. Dopo un toilet break di Hercog che contribuisce a riportare l’adrenalina a livelli più gestibili, il primo momento significativo arriva nel quarto game, con Hercog al servizio. Come sempre più spesso accade, il confronto si sviluppa sulla diagonale dei rovesci e due punti decisivi Gauff li ottiene con un rovescio lungolinea radentissimo e poi addirittura con una discesa in controtempo sullo slice della avversaria. Soluzione da tennista navigata, che mai si attenderebbe da una esordiente di 15 anni. Un dritto largo di Polona certifica il break, poi consolidato grazie a un turno di battuta con prime tremendamente efficaci: 4-1 Gauff.
A Coco basterebbe tenere due turni di servizio, ma sul 4-2 va incontro a un passaggio a vuoto. Con una serie di gratuiti restituisce il break: Hercog risale sul 4 pari. Il destino della partita è quello di concludersi in volata. Dal 4-4 Coco (che serve per prima) tiene sempre il servizio a zero, mentre Hercog deve soffrire ai vantaggi. Non concede match point per salire 5-5 , ma il momento fatidico arriva sul 5-6. Tentativo di smorzata recuperato da Coco, e il lob di Polona atterra lungo.
Esplode Gauff e con lei tutto il pubblico del Centre Court. 3-6, 7-6, 7-5 In due ore e 47 minuti. Gauff ha vinto il match malgrado abbia statistiche peggiori in quasi tutti gli ambiti. Meno punti totali vinti (102 a 108), e un saldo vincenti/errori non forzati più negativo; Hercog -9 (34/45), Gauff -19 (24/43). Lunedì per lei nuovo, probante confronto: la attende Simona Halep.
Ha dichiarato Gauff in sala stampa: “È da poco che ho incominciato a utilizzare gli slice nel mio tennis, e li ho allenati anche questa mattina in vista della partita. Non so se sia stato il più lungo match della mia carriera, ma non ero stanca. Tra gli junior a volte si giocano anche due partite in un solo giorno. Con il nuovo tetto il Court 1 e il Centre Court si assomigliano molto, per cui non ho sentito l’emozione del passaggio nello stadio più grande. Sono contenta che il pubblico che pensava di assistere all’esordio di Murray e Serena Williams (in doppio misto) abbia finito per appassionarsi al mio match”.