[3] R. Nadal b. S. Querrey 7-5 6-2 6-2 (da Londra, il nostro inviato)
Dopo Kyrgios, Nadal sconfigge Sam Querrey, il secondo “big server” incontrato a Wimbledon 2019, e si regala il quarantesimo match della carriera contro Roger Federer. Le previsioni della vigilia sono state rispettate. Querrey ha tenuto bene il campo per un set, producendo più di un grattacapo a Rafa, ma nei set successivi la distanza si è allargata: 7-5, 6-2, 6-2.
Si gioca sul Court 1, con il sole che va e viene, in una giornata che i meteorologi inglesi hanno definito “umida e piuttosto calda”. In sostanza: una massima di 26 gradi; vento nullo. Arbitra Mohamed Lahyani.
Querrey ha vinto il sorteggio e decide di servire per primo: game a quindici. Ma sin dalla prima risposta si capisce che Nadal è gia pronto a replicare a pieni giri. Rafa tiene senza il minimo problema il suo turno di battuta grazie a tre prime vincenti e a un uno-due che fa concludere il game in poco più di un minuto. E nel gioco successivo, con Querrey alla battuta, riesce a entrare nello scambio quattro volte, e ottiene sempre il punto. Non bastano a Querrey i due ace per salvare la situazione: con un passante di dritto Rafa ottiene il break: 2-1 e servizio, che consolida con un altro turno di battuta a zero: 3-1.
Il primo set sembra già indirizzato. Nadal al servizio è intoccabile: sembra lui il big server della situazione. Non sbaglia nulla, nemmeno nella valutazione dei rimbalzi, visto che corregge con un challenge anche il giudice di linea. Tre game di battuta: 12 punti a zero. Che la prima di Nadal viaggi di massima 15 miglia meno di quella di Querrey conta nulla, la qualità di chi risponde fa la differenza.
Ottavo gioco: a causa di un doppio fallo e di un dritto lungo, Rafa perde i primi due punti al servizio. Sam riesce anche a vincere il primo scambio combattuto, approfittando di un drop-shot troppo lungo di Nadal, e si va per la prima volta ai vantaggi. Querrey sa che è una occasione d’oro e si butta a rete nel punto successivo: gestendo con una veronica il lob di Rafa si procura la prima palla break del set. Ma Nadal reagisce con una ottima prima, e dopo un paio di passaggi sulla parità riesce a salire, anche se per la prima volta soffrendo, 5-3. A conti fatti nello stesso gioco ha commesso due doppi falli, che però non ha pagato in termini di game.
Nono gioco: Nadal avrebbe tre occasioni per chiudere il set in risposta, ma ogni volta Querrey salva i set point con super-prìme o direttamente con degli ace (uno anche a 138 miglia orarie): la conclusione è rimandata.
Sul 5-4 e servizio di nuovo Rafa si trova sotto 0-30; un altro game complicato. Nadal con tre vincenti rovescia la situazione (due voèe smorzate e un rovescio incrociato stretto). Ma nemmeno questa volta riesce a chiudere il set, perché Sam entra nello scambio, scende a rete, e obbliga Nadal a sbagliare il recupero difensivo. La tensione cresce, e con Nadal al servizio arriva il warning di Lahyani per time violation. Querrey riesce due volte a rispondere profondo e la seconda gli vale il break che pareggia i conti del set: 5 pari.
Rafa non ha sfruttato quattro set point e tutto è tornato in parità. L’inerzia del match sembrerebbe girata, ma Nadal non sarebbe Nadal se non reagisse immediatamente nelle situazioni difficili. Con Sam alla battuta, al termine di un game combattutissimo (con vantaggi e interni ed esterni) alla quarta palla break del game Rafa sale 6-5, e ha di nuovo l’occasione di servire per il set. Ma di nuovo si ripete il “pattern” dei game precedenti: 0-30. E tornano anche le palle break. Ne dovrà salvare tre, prima di riuscire finalmente a chiudere il set a suo favore: Nadal 7-5, in 58 minuti.
Un set dai due volti: con un Nadal dominante nei primi sette game, molto più equilibrato nella seconda parte. Si pensava che per reggere il confronto Querrey si sarebbe dovuto attaccare in tutto e per tutto al servizio e invece a si è probabilmente scambiato più del previsto. E dopo i primi game difficili, Querrey non ha nemmeno sofferto troppo. Ma, anche se meno agevolmente di quanto l’inizio facesse presumere, Rafa ha comunque vinto il set.
Secondo set. Si parte seguendo esattamente lo stesso andamento del primo. Dopo i primi due game senza sussulti, nel terzo gioco (con Sam alla battuta) Nadal entra quattro volte nello scambio e ottiene a 15 il break. Senza problemi consolida alla battuta: 3-1. Querrey si riavvicina sul 3-2, e poi ingaggia un game lottato alla ricerca del controbreak. In questo gioco Rafa sorprende in negativo per un rovescio lungolinea in corridoio, ma soprattutto per un paio di errori in uscita dal servizio con il dritto, che non si aspetterebbero da lui. Ma, seppure soffrendo, riesce a uscirne indenne e salire 4-2.
La sua resistenza è premiata dal doppio break: Sam perde la battuta grazie alle prodezze difensive del suo avversario. In questa fase è il classico Nadal tosto in difesa, che recupera tutto e che finisce per far sbagliare chi ha di fronte e non trova più spiragli: 5-2 e servizio. Questa volta tutto fila liscio, e Rafa tiene la battuta senza problemi per il 6-2 in 34 minuti. Rispetto al primo set, per Nadal solo un piccolo rischio nel sesto gioco, per il resto ordinaria amministrazione.
Terzo set. L’equilibrio sembra ormai rotto, e Nadal si procura immediatamente tre palle break nel game di apertura (0-40). Sam si aggrappa a due servizi, ma alla terza occasione si entra nello scambio. Nemmeno ricorrendo a due parabole profondissime (che cadono sulla linea) seguite da un drop-shot Querrey riesce a salvarsi: Rafa recupera correndo in avanti e chiude con un dritto stretto imprendibile; 1-0 e servizio per lui. La sensazione è che ormai la partita sia segnata. Querrey non regge più l’intensità dello scambio di Nadal e appena scende con l’incisività alla battuta sono problemi. Il 4-1 con doppio break è la inevitabile conseguenza dello squilibrio in campo.
Gli ultimi tre game, in cui entrambi tengono il servizio, servono solo per definire il punteggio del terzo set: 6-2 Nadal in 35 minuti, 127 minuti totali.
Grazie al successo di Bautista Agut contro Pella, per la prima volta nella storia la Spagna avrà due giocatori in semifinale a Wimbledon.
Queste le parole di Nadal in conferenza stampa: “Oggi è stata molto importante la mia risposta. Con un giocatore come Querrey, è davvero fondamentale. Ho ottenuto 6 break: non sono pochi considerando la qualità del suo servizio”.
“La sfida con Federer? Credo che entrambi nella nostra carriera abbiamo ottenuto risultati ancora migliori di quanto si potesse ipotizzare all’inizio. E abbiamo saputo adattare il nostro tennis ai cambiamenti dell’età. Per esempio oggi non mi muovo più con la stessa velocità di quando ero giovane, ma sono migliorato alla battuta”.
“Ritrovarci su questo campo dopo 11 anni significa tanto per me, ma probabilmente anche per lui”.
“Contro Roger non mi aspetto di imparare cose nuove, mi aspetto di dover fronteggiare quello che probabilmente è il miglior giocatore su erba della storia. Dovrò dare il massimo”
Le dichiarazioni di Querrey: “Nadal rispondeva bene, e questo mi ha messo sotto pressione. Non essere riuscito a salire 6-5 nel primo set ha aperto la strada al successo in tre set di Rafa”
“Nadal può vincere Wimbledon? Certo che sì, lo ha già fatto, ha raggiunto cinque finali, e in questo torneo non ha faticato con match logoranti nei primi turni. Ce la può fare. Anche se naturalmente contro Federer sarà dura. Su chi scommetterei per la vittoria finale nel torneo? A tennis i giocatori non possono scommettere. Ipoteticamente? Dico Federer.”
STATISTICHE:
- Saldo vincenti/errori non forzati: Nadal con un impressionante +32 (44/12), Querrey +16 (38/22)
- Ace/doppi falli: Nadal 10/2, Querrey 22/3.
- Errori non forzati scomposti dritto/rovescio: Nadal 3/6, Querrey 4/14. Per Sam, prevedibilmente, più che tripli gli errori di rovescio rispetto a quelli di dritto.
- Punti a rete giocati/vinti: Nadal 14/13, Querrey 27/16. L’unico errore a rete di Nadal un serve&volley mancato nel game conclusivo.