da Umago, il nostro inviato
“Devo parlarne con Nole, in due o tre giorni prenderemo una decisione“. Goran Ivanisevic preferisce non entrare nel merito, ma si è dato un limite ben preciso per valutare la possibilità di proseguire la collaborazione con Novak Djokovic. Nata in modo decisamente proficuo. L’ex campione croato ha infatti debuttato nell’angolo del numero uno del mondo nella prima settimana di Wimbledon, salvo doverlo poi lasciare per impegni precedentemente presi in Svezia con il Senior Tour. Dallo scorso fine settimana, Ivanisevic ha indossato i consueti panni del padrone di casa a Umago, dove il torneo 250 è arrivato alla trentesima edizione.
La finale di Wimbledon l’ha seguita quindi soltanto in tv, con l’idea di aggiornarsi quanto prima con Djokovic sulla possibilità di proseguire insieme il loro percorso (in piena sinergia con Marian Vajda, indiscussa guida dello staff tecnico di Nole). Una collaborazione che ha suscitato anche polemiche in Serbia, sulla scia di un nazionalismo a tratti ancora spigoloso. Al cinque volte campione dei Championships è stato infatti rimproverato di cercare ancora sponda in Croazia dopo le già criticate attestazioni di stima calcistica verso la nazionale vicecampione del mondo ai Mondiali di Russia di un anno fa.
Ivanisevic sarà di scena questa sera sul campo centrale a lui intitolato, per il match di esibizione contro Pat Rafter che farà rivivere le emozioni della finale di Wimbledon del 2001. Quello del gigante di Spalato è rimasto l’unico successo di una wild card nello Slam londinese.