Una caldissima settimana a Newport, Rhode Island, ha visto l’affermazione finale di John Isner, per la quarta volta vincitore al Hall of Fame Open. L’americano si è aggiudicato il torneo battendo Aleksander Bublik per 7-6(2) 6-3 in un’ora e 16 minuti.
Bublik era stato il primo ad andare avanti di un break, quando sul 5-5 riusciva ad arrivare a palla break da 30-15 e Isner metteva fuori un difficile rovescio da sotto la rete dopo che la risposta del kazako aveva colpito il nastro. Bublik però non riusciva a sfruttare l’occasione, anche grazie a un paio di belle risposte di Isner, e il primo set finiva al tie-break, dominato dalla testa di serie n.1 che se lo aggiudicava per 7 punti a 2. Gli unici due punti vinti da Bublik sono stati due servizi “da sotto”, provati peraltro sullo 0-5, sui quali Isner non ha saputo rispondere.
Partendo da un misero 36% di punti vinti sulla seconda, Bublik provava a iniziare la rimonta, ma sul 2-2 perdeva la battuta da 40-30 grazie a un sanguinoso doppio fallo sulla palla break. Anche se il diritto di Isner non era certamente quello dei giorni migliori, quel break bastava a scavare il solco decisivo tra lui e Bublik: il match si chiudeva con un secondo break, ottenuto da “Long John” grazie a un passante di diritto dopo che per la terza volta nel match, e proprio sul match point, Bublik aveva servito una palla corta “da sotto”.
Si è trattato della quarta affermazione per John Isner a Newport, tutte quante ottenute da testa di serie n.1. Curiosamente Isner è l’unico giocatore ad aver mai vinto il torneo di Newport come testa di serie n.1, e c’è riuscito per ben quattro volte. Dei quindici tornei vinti dal gigante del South Carolina, tredici si sono disputati negli Stati Uniti, con le altre due affermazioni che sono venute al torneo ATP di Auckland in Nuova Zelanda.
Durante il suo discorso da vincitore, Isner ha ringraziato come di consueto sponsor, pubblico e il suo avversario, complimentandosi per il suo particolare atteggiamento in campo. Ha anche ringraziato sua moglie Madison, che il prossimo novembre darà alla luce il loro secondo figlio (o figlia), e i suoi suoceri “perché in questi mesi sono giunto alla conclusione che i nonni rivestono un ruolo fondamentale!”.
Bublik dal canto suo si può consolare con la prima finale in un torneo ATP che gli vale il best ranking in carriera al n.71.