[4] N. Basilashvili b. A. Rublev 7-5 4-6 6-3
Il campione 2019 dello European Open di Amburgo è lo stesso del 2018: Nikoloz Basilashvili difende con le unghie e con i denti il titolo conquistato 12 mesi fa in Germania e lo fa battendo in tre set il ritrovato Andrey Rublev al termine di un match fatto da botte tremende da fondo campo ma che ha trovato la sua chiave nella eccezionale capacità di anticipo del georgiano che alla fine ha sempre fatto il bello e il cattivo tempo essendo sempre lui a determinare poi l’esito del punto nel bene e nel male (38 vincenti – 41 errori gratuiti).
Il match durato 2h07 avrebbe potuto chiudersi più rapidamente se Basilashvili fosse stato più letale nel convertire le palle break a sua disposizione (chiuderà il match 4 su 15 contro il 3 su 5 del suo avversario). Interminabili in particolare due game nel primo set in cui ha trovato il break, anche se era stato Rublev a portarsi avanti 3-1 in avvio. Un sesto game da 20 punti e poi il dodicesimo da 14 punti con il russo chiamato a servire per restare nel parziale (aveva già annullato un set point sul 4-5).
Il secondo set è quello decisamente più lineare, Rublev serve decisamente meglio e non concedece nessuna palla break dopo le 9 del primo set, il break decisivo arrivare nel settimo gioco, un break poi difeso con autorità fino al 6-4 definitivo.
Nel terzo set però il georgiano è costantemente in vantaggio si porta avanti due volte di un break e la seconda volta, quando si porta 3-1 non si guarderà più indietro. Rublev ha il merito di non mollare la partita ma ormai è costantemente sotto negli scambi; salva due palle per il doppio break ma si tratta solo di rimandare la conclusione ormai scritta. Nell’ultimo game Basilashvili tira fuori una perla con il rovescio lungolinea che mette il punto esclamativo sulla sua difesa del titolo. Si tratta del suo terzo titolo in carriera, tutti di categoria ATP 500: oltre ai due titoli qui ad Amburgo, c’è anche quello di Pechino dello scorso anno. Conferma anche il suo best ranking di N.16 del mondo. Grazie alla finale raggiunta Rublev guadagna 29 posti e torna nei primi 50 al N.49.