da Montreal, il nostro inviato
CECK PECCATO – Il campo 5 di Montreal è molto bello, con la tenda che copre una tribuna sul lato corto, all’americana, e un’atmosfera davvero gradevole. Fa caldo, nel primo pomeriggio, quando iniziano il loro match di primo turno il nostro Marco Cecchinato, alla ricerca di una riscossa agonistica, tecnica e di risultati che manca da molto, e Diego Schwartzman, il piccoletto terribile argentino che ha appena vinto il torneo di Los Cabos in Messico. Sulla carta, visto il periodo di forma dei due, un impegno proibitivo per Cecchinato, ma l’italiano (accompagnato da coach Uros Vico, che non smette di incoraggiarlo nemmeno per un secondo) sa mettere in gioco risorse anche mentali che stupiscono in positivo.
Primo set non bello, ma tirato, risolto in favore di Marco dal lungo e lottatissimo ottavo game. Tanti errori di entrambi, compreso un doppio fallo e uno smash falliti da Diego, e alla fine, alla sesta occasione, Cecchinato brekka, sale 5-3, e poi chiude il parziale senza problemi. Veramente ottimo di testa Marco qui, e dal punto di vista tecnico e fisico diverse cose molto buone.
Nel secondo set, diverse opportunità da una parte e dall’altra (due palle break a testa, una sul 5-6 era un set point che Marco annulla alla grandissima con l’ace esterno da sinistra), anche momenti di comprensibile nervosismo dell’azzurro, e si arriva al tie-break. Purtroppo, un paio di gratuiti di troppo di Cecchinato consegnano il 7-5 e il parziale all’argentino, che è in ogni caso bravissimo a stare lì e a lottare con la consueta grinta.
Dopo uno scambio di break e contro-break nei primi due game del terzo set, si prosegue punto a punto. Sul 4-3, Marco non concretizza due preziose opportunità di brekkare ancora Schwartzman, e viene punito nel game successivo, quando Diego gli strappa la battuta e va così a servire per il match. Poco dopo, il dritto dell’argentino conclude la partita, bravo lui, e pure simpatico come sempre.
Rimane una sensazione di occasione sfumata per Marco (che ha perso facendo più punti dell’avversario 112 a 109), però, per quello che si è visto oggi davvero sarebbero bastate due punti finiti diversamente per far girare tutto il risultato. Le sole due palle break sfruttate sulle 11 avute (contro il 2 su 4 del suo avversario) lo hanno condannato a un’altra sconfitta, dolorosa soprattutto per come è arrivata. Schwartzman, di questi tempi, è veramente un osso duro, la speranza è che Cecchinato si renda conto di aver quasi vinto contro uno dei giocatori più caldi del momento, attualmente numero 23 ATP, con best ranking di 11 (roba seria insomma), in generale uno che non ti regala nulla nemmeno a morire.
I periodacci capitano a tutti, questo buon match alla fine anche se perso potrebbe e dovrebbe essere una base per risalire con la fiducia.
“Molto caldo oggi, ho iniziato a giocare bene nel secondo set – ha commentato Schwartzman dopo la partita – Due anni fa avevo fatto i quarti qui, spero di fare lo stesso o meglio, ma sarà difficile. In campo cerco di lottare, non ho colpi come grandi servizi, o gran dritti, devo combattere punto su punto. Marco gioca in modo abbastanza simile a me, abbiamo fatto tanti scambi. Una delle mie ispirazioni è David Ferrer, un guerriero sorridente, penso che sia logico. Sono un grande appassionato di sport, e seguo tutti gli atleti argentini, in ogni sport. ora sto seguendo i giochi Panamericani, stiamo facendo bene con diverse squadre!“