Con la vittoria al turno precedente, ti sei guadagnato il campo centrale contro il tuo Big 3 preferito, quello del poster che avevi in camera fino a un paio di anni fa, mentre i tuoi amici appendevano fotomodelle presumibilmente allergiche agli indumenti. Esattamente come uno di quegli amici che chissà come ha strappato un appuntamento con la pin-up che lo guardava ammiccante dalla parete, essere lì è già un grande risultato ma, visto che ci sei e stai anche domando l’emozione nonché la paura che il tutto si concluda troppo rapidamente con relativa figuraccia, tenti almeno di arrivare a giocarti un tie-break. Sperando che ti rimanga in campo e non sulle corde, dove indirizzi la prima palla di ogni punto per ottenere una risposta da poter attaccare o che, per lo meno, non atterri negli ultimi due e mezzo di campo? Esterna o alla T?
La pressione aumenta, c’è poco spazio per l’improvvisazione e la cosa saggia da fare è affidarsi ai numeri – ovviamente forniti dall’ATP. L’analisi in questione riguarda la profondità delle ribattute di Novak Djokovic, Rafa Nadal e Roger Federer negli ATP Masters 1000 dal 2011 al 2019 rispetto alla direzione del primo servizio avversario. I dati sono classificati secondo tre diverse profondità: corta (nei rettangoli di battuta), media (dalla linea del servizio fino a metà strada verso la linea di base) e profonda.
Se la tua idea è di battere a uscire affinché la maggior distanza che la palla avversaria deve percorrere provochi una risposta corta, hai pensato male. Sia da destra sia dal lato del vantaggio, è quando uno dei Big 3 si trova a rispondere a un servizio alla T che con più probabilità risponderà corto; ed è anche la direzione che ti farà gestire meno risposte profonde. Il motivo può essere che proprio la maggiore quantità di campo a disposizione liberi il braccio di Nole, Rafa e Roger.
Direzione del primo servizio | Risposta corta | Risposta media | Risposta profonda |
Alla T (lato parità e vantaggio) | 27% | 50% | 23% |
A uscire (lato parità e vantaggio) | 25% | 49% | 26% |
L’idea generale ti è chiara, ma non li stai affrontando tutti in una volta. Vediamo allora nel dettaglio quando ognuno di questi tre campioni dà il suo meglio, sempre in termini di profondità della risposta a un primo servizio.
NOVAK DJOKOVIC
Per quanto riguarda Nole, i suoi dati non sorprendono veramente avendo a che fare con la migliore risposta in circolazione (su erba e duro, secondo il sistema di valutazione adottato dall’ATP) e con il numero uno del mondo. Il serbo colpisce più profondo quando gli battono a uscire da sinistra; quel 29% di risposte con il rovescio nell’ultima zona del campo è una percentuale che non viene uguagliata da alcuna risposta di Roger e Rafa. Ciò significa non solo che è maggiormente pericoloso dal lato del vantaggio (dove i punti pesano di più), ma che lo è sul servizio solitamente più incisivo degli avversari. Insomma, da sinistra avrai anche una botta piatta che incendia l’aria o un kick che decolla, ma tieni a mente che vai a stimolare la risposta che ti darà meno tempo per reagire.
Direzione del primo servizio | Corta | Media | Profonda |
A uscire (lato parità) | 18% | 54% | 28% |
Alla T (lato parità) | 24% | 52% | 24% |
A uscire (lato vantaggio) | 22% | 49% | 29% |
Alla T (lato vantaggio) | 25% | 51% | 24% |
RAFAEL NADAL
Non c’è bisogno di misurazioni digitali né di entrare in campo con un righello per rendersi conto che, dei tre, Rafa è quello che si posiziona più distante dalla linea di fondo. Come intuibile conseguenza, risulta essere quello che risponde corto con maggiore frequenza rispetto agli altri due. Curiosamente, la sua migliore percentuale (24%) arriva con la stessa risposta di Nole, di rovescio quando gli servono esterno; essendo mancino, ovviamente, per lui ciò avviene dal lato della parità – proprio dove tu, destrorso, vorresti pareggiare il conto con i servizi slice da sinistra del maiorchino.
Direzione del primo servizio | Corta | Media | Profonda |
A uscire (lato parità) | 30% | 46% | 24% |
Alla T (lato parità) | 31% | 47% | 22% |
A uscire (lato vantaggio) | 36% | 42% | 22% |
Alla T (lato vantaggio) | 33% | 48% | 18% |
ROGER FEDERER
Stai pensando di sorprendere Roger servendogli esterno da destra? Magari il 20 volte campione Slam si starà anche aspettando che tu vada alla T, ma ciò non toglie che la sua risposta più profonda arrivi da quella posizione con il dritto. Parliamo del 28% delle volte. Sono invece in equilibrio gli altri numeri relativi alle ribattute svizzere nell’ultima zona del campo.
Direzione del primo servizio | Corta | Media | Profonda |
A uscire (lato parità) | 20% | 52% | 28% |
Alla T (lato parità) | 26% | 51% | 23% |
A uscire (lato vantaggio) | 26% | 50% | 24% |
Alla T (lato vantaggio) | 22% | 54% | 24% |
Tutto ti è perfettamente chiaro quando lasci la panchina appena udito il “time” annunciato con voce profonda dall’arbitro che, un minuto prima, aveva certificato il gioco e il vantaggio di 6-5 per il tuo avversario. Fai cenno al ragazzino in divisa di lanciarti le palline che tiene nelle mani. I tuoi servizi esterni sono il tuo punto di forza e hanno più margine; tuttavia, anche se questo fenomeno – come del resto gli altri due – non sempre riesce a rispondere con profondità a quelle battute precise, sono proprio quelle contro cui dà il meglio.
Chiudi gli occhi per richiamare un’altra volta la tabella, proprio come il tuo amico ripassa mentalmente la scheda – gentilmente pubblicata dalla rivista in cui ha trovato il poster – dove è riportato nei minimi dettagli tutto ciò che piace e non piace alla fotomodella. Entrambi sapete cosa fare… probabilmente. L’unico problema è che, con questi dati che vi affollano i pensieri, rischiate di perdervi tutto il divertimento.