Spunti tecnici: Andreescu, colpitrice moderna che usa la testa
B. Andreescu b. [8] S. Williams 3-1 rit.
La finale attesissima del WTA Premier 5 di Toronto non entra nemmeno nel vivo: dopo 4 giochi con la padrona di casa Bianca Andreescu avanti di un break (3-1), Serena Williams si ritira in lacrime quando annuncia la sua rinuncia alla sua avversaria. Serena non aveva palesato grandi difficoltà nei quattro giochi ma alla fine non ha potuto proseguire per un infortunio alla parte alta della schiena. Si tratta del quindicesimo ritiro a partita in corso della sua carriera, appena il secondo in una finale (ne ha giocate 96, compresa questa). Curiosamente, l’unico altro match per il titolo che Serena non è stata in grado di concludere, assegnava sempre il trofeo del Canada Open: correva l’anno 2000 a Montreal, e dopo aver rifilato un bagel nel primo set a Hingis, Serena Williams perdeva 6-3 il secondo e si ritirava sotto 3-0 nel terzo per un problema al piede sinistro.
PROFETA IN PATRIA – Bianca Andreescu riporta il titolo femminile dell’Open del Canada a casa dopo 50 anni (nel 1969 l’ultimo successo di Faye Urban) ed entra nelle prime 15 del mondo. Tra poche ore, infatti, sarà ufficialmente la numero 14 del mondo e soppianterà Anisimova dal trono di teenager più giovane in classifica. A 19 anni, si tratta del secondo titolo pesante della stagione dopo il Premier Mandatory vinto a Indian Wells nel marzo scorso. Nonostante abbia giocato soltanto 8 tornei in stagione è già nelle prime 8 della Race per andare alle Finals di Shenzhen, a testimonianza di un livello di gioco che vale la top 10.
Nonostante una non-finale durata appena 19 minuti, il brevissimo epilogo dell’edizione femminile della Rogers Cup 2019 è stato caratterizzato da un bel momento di sportività. Bianca Andreescu, appena dopo essersi laureata campionessa, ha raggiunto Serena per abbracciarla e rannicchiarsi di fronte a lei, regalandole qualche parola di conforto. “Serena, sei davvero una campionessa dentro e fuori dal campo” ha detto Bianca, appena ha avuto un microfono per esprimere il suo stato d’animo a metà tra gioia e comprensione per il ritiro dell’avversaria. “Sono davvero senza parole adesso. Questo è soltanto l’inizio“.
Con la voce ancora rotta dal pianto, in fase di premiazione, Serena ha salutato con una manciata di parole il pubblico di Toronto. “Grazie a tutti. Mi dispiace, ma oggi non ce l’ho fatta. Ci ho provato ma semplicemente non potevo riuscirci. Ringrazio Geova per essere qui adesso. Bianca, sei davvero una grande sportiva. Grazie al mio team, è stato un anno molto difficile ma… andremo avanti“, ha concluso la statunitense lanciando in alto il pugno, come a voler dimostrare che nonostante le difficoltà dei (quasi) 38 anni lei non si arrenderà.