Paga la scelta di Steve Johnson che decide di giocare ad Aptos anziché tentare le quali a Montreal e vince il titolo. Sugita trionfa a Yokkaichi, Hanfmann a Augsburg.
Challenger Manerbio (Italia, terra battuta, montepremi €46.600)
Splendida settimana da parte di Federico Gaio che conquista il primo titolo del 2019, il terzo in carriera a livello Challenger, e migliora il suo best ranking approdando al numero 145 della classifica ATP. Il faentino, tornato da qualche mese sotto la guida di Daniele Silvestre, come ha ripetuto più volte in questa settimana grazie al coach di Latina sta riuscendo a mettere ordine nel suo gioco ed è quello che è sempre servito a Gaio, dal tennis a tratti spettacolare ma troppo discontinuo, specialmente nei momenti chiave del match. Proprio con un match difficile, che ha fatto notare i miglioramenti sotto il punto di vista mentale, é iniziato il cammino di Gaio, riuscito a battere Reboul solamente al tie break del terzo parziale. Anche nel match successivo Federico ha dovuto rimontare un set al croato Serdarusic prima di vincere 6-4 al terzo e poi approfittare nel pomeriggio della grande stanchezza di Lorenzo Giustino, costretto al doppio turno a causa dalla pioggia, che nel match del mattino aveva battuto il russo Kotov ma aveva accusato un problema al gomito che lo avrebbe costretto al ritiro dopo 6 games nel match con Gaio. La semifinale contro Federico Coria, fratello d’arte, è partita in modo pessimo per il tennista di Faenza che ha perso il primo parziale per 6-1 e anche all’inizio del secondo è apparso ancora troppo falloso ma ha ritrovato fiducia tenendo un game complesso e piano piano il pressing da fondo campo dell’argentino é diminuito di intensitá permettendo a Gaio di comandare negli scambi e di iniziare ad usare con grossa intelligenza anche la palla corta, ottima arma del faentinoche ha stancato sempre di più Coria. Nel terzo set l’argentino, visibilmente stanco, ha ceduto con un netto 6-2 che ha permesso a Federico di strappare il pass per la finale.
Dall’altra parte della rete, ad attenderlo, c’era l’espertissimo Lorenzi, giunto in finale dopo qualche problema specialmente nei match contro Torebko e Doumbia vinti con più fatica del previsto. I due italiani, che si conoscevano da anni ed anni e si sono anche allenati spesso assieme a Tirrenia, han dato vita ad un match meno equilibrato del previsto; dopo un inizio con tanti game lunghi ed uno scambio di break, Gaio ha iniziato a dominare in lungo e largo non concedendo mai la possibilitá a Lorenzi di comandare gli scambi e gli errori del tennista senese sono piano piano aumentati. Dopo un primo set chiuso con lo score di 6-3, Gaio in tutto il secondo parziale ha concesso appena due punti al servizio, breakkando in due occasioni Lorenzi e chiudendo con un netto 6-1 a suon di dritti vincenti e palle corte millimetriche.
Finale: F. Gaio b. P. Lorenzi 6-3 6-1
Challenger Aptos (USA, hard outdoor, montepremi $81.240)
Steve Johnson sceglie di abbassare il livello, rinuncia alle qualificazioni del Master1000 di Montreal per riprendere punti e fiducia e la scelta paga: torneo dominato dall’inizio alla fine da parte del tennista statunitense che in tutta la settimana non ha concesso nemmeno un set ai suoi avversari, dimostrando di appartenere ad un altro livello. L’uscita della prima testa di serie, Damir Dzumhur, un altro dei nomi eccellenti di questo torneo ha sicuramente aiutato ma non vanno levati i meriti a Steve Johnson che ha sconfitto comunque avversari di buon livello per questa categoria, specialmente ai quarti di finale e in semifinale, dove ha battuto rispettivamente Go Soeda e Egor Gerasimov.
Ad attenderlo all’atto finale c’era Dominik Koepfer, uno dei tennisti in maggiore crescita in questo 2019 che era arrivato in finale anche lui senza perdere un set. Il tedesco, dopo una falsa partenza, aveva riagguantato l’americano sul 4-4, ma un altro passaggio a vuoto sul 4-5 con una volèe non chiusa e un dritto sbagliato han permesso a Johnson di aggiudicarsi il primo parziale al primo tentativo. Nel secondo set entrambi han tenuto agevolmente i propri servizi, con una sola palla break concessa dal tedesco, ma ben annullata, che coincideva con un match point in favore di Johnson: si giunge così al tie break dove l’americano continua a servire molto bene e due errori di rovescio son fatali a Koepfer, sconfitto nel tie break con lo score di 7-4.
Finale: S. Johnson b. D. Koepfer 6-4 7-6(4)
Challenger Augsburg (Germania, terra battuta, montepremi €46.600)
Secondo successo stagionale per Yannick Hanfmann che dopo un periodo costellato da problemi fisici sembra aver ritrovato la migliore condizione fisica ed un tennis di un livello simile a quello che nel 2017 permise al tedesco di affacciarsi tra i primi 100 giocatori al mondo. Dopo un inizio di torneo complicato con due match vinti in rimonta contro Molcan ma soprattutto Bachinger, in un derby di ottimo livello, Hanfmann ha battuto facilmente Vanneste ai quarti di finale e Mena in semifinale, lasciando per strada appena cinque games complessivi e giungendo in finale da netto favorito contro la sorpresa del torneo, il finlandese Emil Ruusuvuori, capace in precedenza di estromettere anche la prima testa di serie Laaksonen. Dopo un primo set nel quale Hanfmann non ha saputo sfruttare le occasioni concesse dal finlandese e ha perso ogni game lottato, finendo per concedere il parziale con un falso 6-2, a partire dal secondo set il tennista tedesco ha alzato il livello sbagliando molto di meno e iniziando a rispondere meglio sulle palle break, vincendo il secondo set con lo score di 6-4. Il terzo è stata una vera e propria battaglia con il finlandese che soffriva maggiormente nei propri turni di servizio ma riusciva a tenerli tutti fino ad avere match point sopra 5-4: a quel punto il braccio tremava, tre risposte o sbagliate o troppo corte su tutti i match point permettevano ad Hanfmann di restare in partita ma non solo, anche di breakkare nel game successivo, con Ruusuvuori che ha commesso tanti altri errori grossolani. Uscito di testa dal match, con tantissimi rimpianti, Emil ha perso anche l’ultimo gioco senza lottare particolarmente concedendo a Hanfmann la gioia del secondo titolo stagionale e il rientro tra i primi 200 giocatori al mondo, esattamente al numero 187 del ranking ATP.
Finale: Y. Hanfmann b. E. Ruusuvuori 2-6 6-4 7-5
Challenger Yokkaichi (Giappone, hard outdoor, montepremi $54.160)
Secondo successo nel giro di 20 giorni per Yuichi Sugita che finalmente sembra tornato ad un buon livello sia di tennis e sia di fiducia nei propri mezzi. Dopo aver sconfitto il giapponese Tatsuma Ito e il giocatore di Taipei Yang, Yuichi ha approfittato del walkover di Hyeon Chung ai quarti di finale, in quanto il coreano non è ancora abituato a giocare tutti questi match in pochi giorni, essendo rientrato da pochissimo dall’infortunio. Dopo una vittoria in due set in semifinale contro la sorpresa del torneo, Sho Shimabukuro, Sugita all’atto finale ha affrontato James Duckworth, altro tennista con un recente passato ampiamente tra i primi 100 giocatori al mondo. Una grande battaglia che, dopo la vittoria di un set per parte, si è conclusa solamente al tie-break del terzo set dove ad imporsi é stato proprio il tennista giapponese che puó festeggiare il ritorno tra i primi 150 giocatori al mondo, precisamente al numero 133.
Finale: Y. Sugita b. J. Duckworth 3-6 6-3 7-6(1)
Andrea Pellegrini Perrone