Da Cincinnati, il nostro inviato
[8] K. Khachanov b. N. Kyrgios 6-7(3) 7-6(4) 6-2
Quando c’è Kyrgios in campo c’è sempre qualcosa da vedere, nel bene e nel male. Questa volta c’è stato molto più male che bene: il tennista di Canberra purtroppo si è avvitato in una delle sue solite spirali di follia, lanciando una crociata personale contro il giudice di sedia Fergus Murphy, insultato pesantemente alla fine del match, e ha finito per autodistruggersi in un match che aveva quasi dominato per gran parte dei primi due set.
Sull’1-1, un game eccessivamente circense da parte di Kyrgios, condito da ben tre tweener, provoca il primo break del match. Nick però è molto bravo a recuperarlo sul 3-5 alzando il suo livello e a riportare il set in parità. La conclusione del primo set è un “Bignami” di Kyrgios: sul 5-6 40-15, l’australiano tenta un contropiede assurdo e mette in corridoio un rovescio semplicissimo a campo vuoto; poi sbaglia un aborto di volée da tre quarti campo, fa un doppio fallo per concedere il set point, che annulla con un ace di seconda e poi arriva al tie-break con altri due ace. Khachanov, probabilmente non troppo divertito da questa sequenza, commette un doppio fallo sul primo punto del tie-break, che viene dominato da Kyrgios per 7 punti a 3.
Nel secondo parziale ci sono otto punti persi dal battitore nei primi otto giochi. Poi Kyrgios si impelaga in un game complicato, durato oltre sette minuti, nel quale deve annullare quattro palle break e che dà inizio ad un suo lungo sproloquio nei confronti del giudice di sedia Fergus Murphy, reo a suo dire di far partire troppo presto il cronometro dei 25 secondi. “Trovami un video in cui Rafa gioca così velocemente e chiudo la bocca per sempre”, e così chiacchierando fino al tie break. In tutto questo vociare, Khachanov rimane impassibile, si conquista il mini-break per il 3-1 a forza di diritti e lo porta fino alla fine, trascinando il match al terzo set dopo un’ora e 42 minuti.
A quel punto Kyrgios perde la trebisonda, urla a squarciagola che Murphy è “il peggior arbitro del mondo” e si prende un punto di penalità, visto che nel primo set aveva già lanciato una pallina nell’iperspazio dopo aver sbagliato un colpo. Nick chiede poi di andare in bagno, lo fa con due racchette in mano che vengono fracassate nel corridoio degli spogliatoi, fuori dal campo visivo di Murphy.
Si parte poi con un time-violation, perché Kyrgios va in campo mentre sistema il grip alla sua nuova racchetta. Nick gioca “fuori tutta”, continua con il suo soliloquio, si procura due break points sull’1-1 che poi non converte, aumentando la sua ira. Al cambio di campo continua urlare “è una barzelletta” sempre a proposito dell’applicazione della regola dei 25 secondi da parte di Murphy e scaraventa una bottiglietta d’acqua aperta a terra. Nessun provvedimento preso.
Kyrgios finalmente subisce il break sul 2-3, e comincia a sparare ancora più forte, sempre continuando la sua pantomima. Non vince più un game, finisce il match gridando a Murphy “sei una fottuta marionetta” e sputando nella sua direzione.
Ci saranno sicuramente strascichi a questa partita, che probabilmente non inficeranno la partecipazione di Kyrgios allo US Open, in quanto competizione non sotto l’egida dell’ATP, ma è inevitabile che l’Associazione giocatori debba prendere provvedimenti seri per sanzionare un comportamento che è stato censurabile e che non avrebbe dovuto essere tollerato in campo.