Ormai le statistiche più interessanti, o anche semplicemente bizzarre, sono pertinenza del mondo di Twitter. A seguito dell’inaspettata sconfitta di Alexander Zverev contro Kezmanovic a Cincinnati, qualcuno si è preso la briga di conteggiare i doppi falli commessi nelle ultime uscite dal tedesco. Sascha, capace di regalare a Kecmanovic ben venti punti (cinque game!) senza fargli toccare la pallina, ha inanellato la bellezza di 153 doppi falli totali nelle ultime 18 apparizioni. Ovvero, dal primo turno di Parigi alla sconfitta di Cincinnati ha viaggiato con l’incredibile media di 8.5 doppi errori a partita. Se guardiamo a tutto il 2019, la media scende a 6, segno di una deriva importante che sta colpendo Zverev ultimamente e lo porta a perdere il 21% dei suoi turni di battuta: uno ogni cinque, un dato veramente troppo alto per un top 10.
Numeri che straniscono ancora di più se si pensa alla conformazione fisica del ragazzo: dall’alto dei suoi 198 cm ci si aspetterebbero ace a profusione, e in effetti tutte le sue vittorie sono arrivate grazie al prezioso ausilio del servizio, che ora invece gli fa tragicamente difetto. Il confronto con Tsitsipas e Medvedev, i giocatori che lo precedono e seguono in classifica e comunque simili a lui come fisicità, è esplicativo: i due stazionano rispettivamente a 2,4 e 3 doppi falli medi a partita nel 2019. La metà di Zverev, o addirittura meno nel caso del greco.
Appare ovvio che Zverev debba ritrovare sicurezze quanto prima con questo fondamentale, in modo da rimettersi in corsa per i titoli che contano e riallinearsi alle previsioni sul suo conto. Quest’anno Zverev è fermo al solo titolo di Ginevra, un ATP 250; non proprio quello che ci si aspettava da lui dopo il trionfo alle Finals 2018.
Lorenzo Fattorini