Nella conferenza stampa di Maria Sharapova successiva alla netta sconfitta contro Barry (6-4 6-1), la russa ha trovato spazio per qualche recriminazione “Non mi sono data opportunità di entrare nello scambio, specialmente nel mio colpo dopo la risposta. Non sentivo la palla come volevo, non so se è perché ho giocato gli ultimi match in notturna. Il rimbalzo della palla era un po’ diverso, non mi sono adattata come avrei dovuto. È difficile poi gestire il gioco di avversari sempre diversi. Avessi giocato di più, avrei capito prima come andavano le cose”. Al tempo stesso non nega i meriti dell’australiana. “Si vede che è in fiducia. Ha servito bene, trovando le righe nei punti chiave, e gioca un grande dritto: credo che sia con quel colpo che è arrivata al top, è più solida da quel lato“.
L’aspetto positivo, unico ma certo non irrilevante, è l’ammissione di una buona condizione fisica nonostante il recente infortunio alla spalla, che permette di pensare al futuro con un pizzico di ottimismo in più. “C’è un percorso in evoluzione, ma Riccardo sarà con me a New York” afferma decisa Masha. “Sono uscita da Wimbledon cercando di semplificare qualcosa, e questo mi è piaciuto dell’approccio di Riccardo nelle due settimane insieme all’Elba. Non è nulla di nuovo, ma credo che qualcuno possa dirti le stesse cose e che grazie alla sua intelligenza e le sue esperienze possano arrivarti diversamente. Credo però di dover giocare più match, ci sono un sacco di cose che voglio migliorare”. Il prossimo treno conduce direttamente allo US Open, al via tra undici giorni.
Lorenzo Fattorini