Le teste di serie dalla 17 alla 32
Da Vondrousova (tds 17) a Strycova (tds 32), è largo il ventaglio di giocatrici da tenere d’occhio, anche se forse qualcuna di loro si presenta con un rendimento negli ultimi mesi non esaltante, e quindi al momento non sembra in grado di rovesciare le gerarchie nel confronto avversarie di vertice. Per esempio le due teenager protagoniste al Roland Garros, Vondrousova e Anisimova, sono reduci da problemi fisici: Marketa è ferma da Wimbledon per una infiammazione al polso e si presenta senza nemmeno un match sul cemento; Anisimova ha giocato a San Josè, poi però ha dato forfait ai Premier successivi, per un problema alla schiena.
D’altra parte Wang Qiang, Garcia e Muguruza hanno disputato un solo match sul cemento e l’hanno perso; Martic ne ha giocati due e li ha persi entrambi. Rispetto ad altri recenti Slam, ci sono quindi parecchie teste di serie di “rincalzo” che stanno attraversando momenti difficili. Lo Slam potrebbe però diventare l’occasione per rovesciare il momento negativo.
Le cose sono andate appena un po’ meglio per Wozniacki, Goerges e Strycova (una vittoria in agosto). Mertens e Hsieh hanno vinto due match mentre hanno dimostrato di essere in condizione migliore Suarez Navarro, Kontaveit, Vekic.
Sono due i nomi che hanno spiccato di più in questo agosto: Maria Sakkari (sei vittorie fra San Josè, Toronto e Cincinnati) e soprattutto Sofia Kenin, che merita qualche riga di più. Kenin fra Washington, Toronto e Cincinnati ha vinto nove match, con due semifinali raggiunte nei Premier canadese e statunitense. Ma è importante sottolineare anche il rango di alcune avversarie battute: la numero 1 Barty e la numero 7 Svitolina a Toronto, la fresca numero 1 Osaka e di nuovo la numero 7 Svitolina a Cincinnati. In semifinale Sofia è stata fermata dalle future vincitrici del torneo, Andreescu e Keys. Se saprà offrire lo stesso rendimento anche a Flushing Meadows, potrebbe fare molta strada.
Fuori dalle teste di serie
Come sempre avremo giocatrici pericolose da tenere d’occhio anche oltre la numero 32; tenniste che se trovano il momento di condizione migliore potrebbero sgambettare fin dal primo turno nomi importanti. Senza scorrere troppo la classifica: se non ci saranno forfait in extremis, la prima delle escluse dalle teste di serie sarà Dayana Yastremska: classica mina vagante che quando è in giornata diventa pericolosissima.
E dopo di lei sono così tanti i nomi che faccio davvero fatica a scegliere. Abbiamo visto a Cincinnati cosa ha saputo fare Svetlana Kuznetsova. Chissà che qualcuna delle tenniste trentenni (come lei, o Azarenka, o Sharapova) non riesca a rispolverare un paio di settimane all’altezza dei tempi d’oro. Ma ci sono anche tenniste dell’età di mezzo che possono fare bene, come Riske, Sasnovich, Alexandrova…
E poi ci sono le giovanissime: da Potapova a Swiatek sino a Gauff che dopo l’exploit di Wimbledon ha ricevuto una wild card per provare a ripetersi anche a New York.
E se mi dite che non ho citato moltissime possibili protagoniste, non posso che ribadire che non ho nemmeno provato a farlo: nelle condizioni di forma giuste la gran parte delle “non teste di serie” ha i mezzi tecnici per farsi valere, producendo eliminazioni eccellenti.
Ricordo che farà parte di questo gruppo anche Camila Giorgi, al momento unica italiana certa di entrare nel main draw. Camila ha deciso di giocare in questa settimana il nuovo International del Bronx, che ha preso il posto del Premier di New Haven.
Altre italiane si potrebbero aggiungere allo Slam solo passando dalle qualificazioni: Gatto Monticone, Di Giuseppe e Paolini sono ancora in corsa (nel momento in cui scrivo), mentre è stata eliminata Trevisan.
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